Bordighera, Rotonda di Sant’Ampelio. Ecco perché il privato era pronto a spostare solo le cabine

Bordighera. «Spostare le cabine all’interno dell’apposito locale sottostante il belvedere di Sant’Ampelio avrebbe comportato qualche ora di lavoro extra per i miei bagnini, ma in caso di problemi della struttura le cabine sarebbero tornate sulla spiaggia. Diverso è il ristorante: togliere la struttura precaria significa non avere più un’alternativa nel caso in cui insorgessero dei problemi».

E’ la risposta di Nicola Mastorakis, dello stabilimento balneare Amarea, a quanto dichiarato oggi in commissione consiliare dal sindaco Vittorio Ingenito, che nel suo lungo intervento inerente la proposta transattiva tra il Comune e la società Amarea per la gestione dei locali sottostanti la rotonda, aveva espresso il dubbio sulla scelta dei privati di posticipare la rimozione della struttura precaria che ospita il ristorante, anticipando invece lo spostamento delle cabine in attesa della perizia del Tribunale di Imperia sull’infrastruttura richiesta proprio dalla società bordigotta.

«Permettetemi di rilevare che la richiesta di non accettare i locali ristorante e prendere in carico solo i locali cabine stride con il deposito di richiesta di un accertamento tecnico preventivo presentata in Tribunale dalla società Amarea – aveva dichiarato Ingenito – Nel senso che se non fossero in regola i locali del ristorante, a rigore di logica, non lo sarebbero neanche quelli del locale cabine. Visti i rilievi di Amarea contenuti nella pec inviata il 31 marzo scorso in ordine ai numerosi vizi e mancanze, perché il locale cabine sì, mentre quello ristorante no?».

Non c’è nulla di polemico né misterioso nell’ipotesi paventata dalla società, secondo Mastorakis: «Era una proposta per iniziare a liberare la spiaggia senza rischiare troppo sulla pelle dei nostri dipendenti – spiega – Spostare le cabine non è un grosso problema, mentre eliminare il prefabbricato che ospita il ristorante, nel caso venissero confermati i nostri dubbi sui problemi della rotonda, lascerebbe Romolo Giordano senza un luogo in cui lavorare e di conseguenza senza la possibilità di garantire il posto di lavoro ai suoi dipendenti».