I dettagli

Bordighera, la Rotonda di Sant’Ampelio torna al centro del dibattito politico. Sindaco Ingenito: «Perché privato vuole solo locali cabine?»

Lunga discussione in commissione sul futuro dei locali sottostanti il belvedere

Bordighera. «Permettetemi di rilevare che la richiesta di non accettare i locali ristorante e prendere in carico solo i locali cabine stride con il deposito di richiesta di un accertamento tecnico preventivo presentata in Tribunale dalla società Amarea, nel senso che se non fossero in regola i locali del ristorante, a rigore di logica, non lo sarebbero neanche quelli del locale cabine. Visti i rilievi di Amarea contenuti nella pec inviata il 31 marzo scorso in ordine ai numerosi vizi e mancanze, perché il locale cabine sì, mentre quello ristorante no?».

A chiederselo, è il sindaco Vittorio Ingenito che ha parlato a lungo, in commissione consiliare, della proposta transattiva tra Comune e società Amarea per i locali sottostanti il belvedere di Sant’Ampelio. Proposta non accettata dai privati che sul capo più bello di Bordighera gestiscono stabilimento balenare e ristorante, e che hanno invece presentato un ricorso in Tribunale chiedendo la nomina di un perito super partes per un accertamento tecnico preventivo.

«Abbiamo tutti potuto apprezzare – ha sottolineato Ingenito – In occasione della conferenza dei capigruppo (lo scorso 25 marzo, ndr) come erano terminati i lavori, la luminosità dei locali, la loro dimensione, con la superficie della cucina di oltre 70 metri quadrati. Come ho anticipato in quell’occasione, la volontà dell’amministrazione è stata quella di giungere in maniera tempestiva a liberare la spiaggia dal fabbricato e consegnare i locali all’attività di ristorazione. Proprio per questa ragione avevamo predisposto una transazione che di fatto riconosceva gran parte delle richieste che nel tempo la società Amarea aveva avanzato, tra cui quella di poter continuare a lavorare all’interno della struttura precaria anche per estate del 2021». La proposta transattiva, dunque, riconosceva alla società la possibilità di continuare a lavorare nella struttura sulla spiaggia ancora per tutta l’estate del 2021, per poi rimuovere il prefabbricato entro il 31 ottobre. «Questo avrebbe consentito un passaggio “comodo” all’interno dei locali sottostanti la Rotonda», spiega il sindaco, che puntualizza: «Con la proposta, auspicavo un confronto costruttivo. Confronto che non c’è stato perché non lo hanno voluto, non perché abbiamo presentato noi una proposta unilaterale, mai concordata. Ogni proposta per sua natura può essere discussa. Al contrario abbiamo avuto poi conferma, prima ancora della scadenza dei termini, quando è stato presentato un ricorso in tribunale».

Alla luce del ricorso in Tribunale, per la richiesta di un accertamento tecnico preventivo, «credo che sia corretto che l’amministrazione comunale coinvolga in questa procedura, tutti i tecnici che hanno partecipato alla progettazione della Rotonda nonché la società che l’ha realizzata – dichiara Ingenito -. In particolare, nel caso dovessero emergere in questa opera pubblica, come in tutte gli altri lavori seguiti dall’amministrazione, delle difformità e/o errori progettuali, agiremo immediatamente nei confronti di chiunque abbia sbagliato. Ciò che non posso neppure prendere in considerazione e che rispedisco al mittente chiunque esso sia, è che sia messa in dubbio la trasparenza dell’azione di indirizzo politico-amministrativa e l’autonomia operativa degli uffici comunali».

Per quanto riguarda, poi, la richiesta di prendere possesso del solo locale adibito alle cabine, in modo da toglierle dalla spiaggia, il sindaco dichiara: «Credo sia una richiesta immediata di consegna delle chiavi sia impercorribile. Innanzitutto in quanto la consegna degli stessi locali sarebbe avvenuta all’interno di una scrittura transattiva che di fatto riattivava il contratto di locazione dei locali adibiti a ristorante, ovvero un atto esistente con una sua precisa procedura amministrativa». Per una consegna “separata” del locale, dunque, gli uffici dovranno istruire una nuova pratica tenendo conto di una serie di fattori imprescindibili, quali il valore commerciale dei locali, la durata della concessione e i lavori di rifinitura necessari prima della consegna.

«Desidero poi fare delle precisazioni alle dichiarazioni rese dal consigliere Giacomo Pallanca alla stampa in ordine alle date di fine lavori dei locali adibiti a cabine – ha concluso il sindaco – Pallanca ha affermato che i locali sarebbero stati pronti fin dal mese di gennaio 2020. Non è vero. La fine lavori per la costruzione della difesa a mare dei locali adibiti a cabine è terminata nel mese di maggio del 2020. Tali lavori si sono resi necessari proprio a causa delle scelte progettuali, sicuramente legittime, dell’amministrazione guidata proprio dal sindaco Pallanca, che hanno tuttavia richiesto ulteriori opere per rendere più sicuri i locali sottostanti». 

 

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