Ventimiglia, riunione e corteo no border: aperto il processo per venti attivisti

9 marzo 2021 | 12:29
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Ventimiglia, riunione e corteo no border: aperto il processo per venti attivisti

Processo rinviato al 20 settembre si avvia verso la prescrizione

Imperia. Sono comparsi stamani, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Imperia Laura Russo, i venti no border finiti alla sbarra per una riunione seguita da un corteo non autorizzato il 7 agosto del 2016, all’indomani della morte di Diego Turra: l’assistente capo della Polizia di Stato, promosso vice sovrintendente, alla memoria, stroncato da un infarto a 53 anni a margine degli scontri con i no border, avvenuti il giorno precedente al corteo, nei pressi dell’allora centro di accoglienza al Parco Roya di Ventimiglia.

Il processo è stato subito rinviato al prossimo 20 settembre e si avvia così verso le prescrizione, che dovrebbe intervenire ad agosto, trascorsi cinque anni dal presunto delitto commesso.

Gli attivisti sono accusati, in corso, della violazione dell’articolo 18 Tulps, «per avere promosso – si legge nel decreto di citazione – per aver partecipato e per aver preso la parola, alla pubblica riunione, non autorizzata, svolta in piazza Costituente, a Ventimiglia, nonché al corteo, composto da circa cento persone, anch’esso non autorizzato, che si è diretto in un primo momento di fronte al locale Commissariato e successivamente sul locale Ponte Cassini, cosi, in tale occasione, esponendo striscioni, scandendo slogan a favore degli attivisti del movimento anarco-antagonista denominato ‘No Border’, arrestati nei giorni precedenti, e rilasciando interviste ai giornalisti». Alcuni no border, inoltre, devono anche rispondere del mancato rispetto del foglio di via dalla provincia di Imperia.