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Spese pazze in Regione, la Corte di appello assolve Rixi (Lega) e tutti gli altri imputati

18 marzo 2021 | 10:32
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Spese pazze in Regione, la Corte di appello assolve Rixi (Lega) e tutti gli altri imputati

«Una assoluzione che conferma quanto sostengo dal primo giorno – spiega l’esponente del Carroccio – il mio comportamento si è sempre distinto per lealtà e correttezza. Il mio obiettivo rimane quello di lavorare senza sosta al servizio della mia regione e del mio Paese»

Genova. La locale Corte di appello ha assolto perché “il fatto non sussiste“ Edoardo Rixi  (ex capogruppo della Lega in consiglio regionale) e tutti gli altri imputati condannati in primo grado per le cosiddette spese pazze relative ai bilanci degli anni tra il 2010 e il 2012. Rixi,  ex viceministro e ora deputato del Carroccio e segretario regionale del partito, era stato condannato in primo grado a 3 anni e 5 mesi di reclusione.

«Una assoluzione che conferma quanto sostengo dal primo giornospiega l’esponente del Carroccio – il mio comportamento si è sempre distinto per lealtà e correttezza. Il mio obiettivo rimane quello di lavorare senza sosta al servizio della mia regione e del mio Paese».

A lui il giudice di primo grado,  il 30 maggio 2019,  aveva inflitto la pena più alta fra tutti i 19 condannati. L’accusa era quella di avere speso migliaia di euro, soldi pubblici destinati all’attività dei gruppi consiliari, per scopi privati o per attività di partito (cene, pranzi, viaggi, regali e simili). Il  giudice, per Rixi, aveva disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici in virtù della regola introdotta dalla legge Severino: quest’ultima scatta scatta però solo al momento della condanna definitiva.

Tra le altre cariche pubbliche in corso c’erano il sindaco di Cogorno Gino Garibaldi e il sindaco di Alassio Marco Melgrati. Entrambi erano stati sospesi dall’incarico – sempre in forza della Severino – e poi tornati nelle loro funzioni, il primo dopo un ricorso, il secondo dopo scadenza del periodo di sospensione. Tra i presenti alla sentenza c’era Marylin Fusco, ex assessore all’Urbanistica e vicepresidente della Regione, che ha accolto in lacrime l’assoluzione piena.

L’elenco dei condannati in primo grado, tutti assolti in appello

Michele Boffa (Pd) condannato a 3 anni
Luigi Morgillo (Fi) condannato a 3 anni e un mese
Alessandro Benzi (da Sel a gruppo misto) condannato 3 anni e 1 mese
Francesco Bruzzone (Lega) condannato a 2 anni e 10 mesi
Armando Ezio Capurro (ex Noi con Burlando, il secondo passato a Direzione Italia) condannato a 2 anni e 11 mesi
Giacomo Conti condannato a 2 anni e 1 mese
Raffaella Della Bianca (passata al Gruppo misto e poi tornata in Fi) condannata 2 anni e 10 mesi
Marylin Fusco (per la militanza in Diritti e Libertà, accusa aggiuntiva a quella per il periodo trascorso nell’Idv) condannata a 2 anni 8 mesi e 15 giorni
Gino Garibaldi condannato a 2 anni e 10 mesi
Roberta Gasco (Fi) condannata a 2 mesi aggiuntivi alla condanna precedente di 2 anni e due mesi
Marco Limoncini (Udc), condannato a 3 anni
Marco Melgrati (Fi) condannato a 2 anni, 11 mesi e 15 giorni
Nino Miceli (Pd), condannato a 3 anni
Edoardo Rixi (Lega) condannato a 3 anni e 5 mesi
Matteo Rosso (eletto con Forza Italia, ora in Fdi) condannato a 3 anni, 2 mesi e 15 giorni
Alessio Saso (Ncd), condannato a 2 anni e 10 mesi
Aldo Siri (Lista Biasotti), condannato a 3 anni e 1 mese
Matteo Rossi (quasi tutto il mandato in Sel) condannato a 2 anni e 2 mesi
Franco Rocca (Ncd) condannato a 2 anni e 1 mese

ARTICOLO TRATTO DA GENOVA24.IT