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“Spese pazze”, Alessio Saso assolto in appello: «Piena soddisfazione, riconosciuta la mia innocenza»

19 marzo 2021 | 10:19
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“Spese pazze”, Alessio Saso assolto in appello: «Piena soddisfazione, riconosciuta la mia innocenza»

Finisce con la piena riabilitazione il calvario giudiziario dell’ex vicesindaco di Imperia e consigliere regionale

Imperia. «Un momento importante, una assoluzione totale. Stavo combattendo per giustificare circa 1000 euro. E ci sono voluti 8 anni anni, visto che questa vicenda è cominciata nel 2012. Sono stati anni sicuramente non facili ma mi sono mantenuto forte, ho continuato ad avere fiducia che le cose sarebbero state chiarite. Oggi c’è la piena soddisfazione di una assoluzione piena e totalmente riabilitante».

Alessio Saso commenta così la sentenza  della Corte d’Appello che ha ribaltato il pronunciamento di primo grado del cosiddetto processo “spese pazze” relativo ai rimborsi dei consiglieri provinciali.

«Senza contare che si è ribaltato il principio dell’onere della prova, avrebbe dovuto essere la procura a dimostrare che quelle spese erano illegittime, non io a dimostrare il contrario», si toglie qualche sassolino dalle scarpe Saso.

Alessi Saso, 58 anni, sposato con tre figli è responsabile provinciale dei Centri per l’impiego. Campione di preferenze con un grosso seguito è stato vicesindaco di Imperia dal 2000 al 2006 e consigliere regionale  dal 2006 al 2015, sotto le insegne di Alleanza nazionale e del Pdl,  per approdare, poi, approdato al Nuovo centrodestra.

«L’interesse per la politica è rimasto forte– conclude Saso –  non mi sento di escludere di tornare nell’ambiente. In questi anni sono stato vicino a persone in politica che stimavo e stimo».