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Sanremo, coop non vuole pagare malattia e infortunio: scatta la protesta dei lavoratori della Doreca

31 marzo 2021 | 09:14
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Manifestazione davanti all’azienda con corteo e fumogeni

Sanremo. Una trentina di lavoratori della Doreca, storico grossista di bevande di valle Armea, a Sanremo, è scesa in strada stamane per manifestare contro l’ingresso in azienda della cooperativa milanese C.S.I. che dovrebbe subentrare alla ditta appaltante che fino ad oggi ha gestito la distribuzione delle bibite. Stando a quanto dichiarato dalle segreterie provinciali della Ultrasporti e Fit-Cisl di Imperia, che hanno indetto uno sciopero di 48 ore, la C.S.I. non avrebbe intenzione di rispettare il contratto nazionale della logistica trasporto merci e spedizioni, non pagando né malattia né infortunio ai lavoratori.

«Siamo qui a manifestare davanti alla più importante azienda nazionale per quanto riguarda il beverage, con 12 filiali in Italia e consegne fino al principato di Monaco, perché la coop C.S.I. non vuole rispettare il contratto nazionale come invece ha sempre fatto l’azienda uscente – spiega Danilo Causa, segretario Fit Cisl Ponente -. Vorrebbe applicare solo il loro statuto interno e non vogliono pagare assolutamente né la malattia né l’infortunio. Non possiamo permetterci di tornare indietro di 20 anni. In questo Paese la gente, anche se si ammala, deve essere pagata e si deve rispettare il contratto di riferimento».

I lavoratori interessati al cambio appalto sono una trentina, dichiara Oscar Matarazzo, segretario imperiese di Uil Trasporti: «Sono tutti lavoratori dai 10 ai 30 anni di anzianità». Le richieste dei sindacati sono semplici: «La ditta che entra deve applicare il contratto della logistica trasporto merci e spedizioni come ha fatto chi l’ha preceduta. Non chiediamo niente di più, vogliamo che sia tutto fatto a regola».

«Non accettiamo che si giochi sul loro futuro – spiega il segretario regionale Fit Cisl Liguria Francesco Bottiglieril’azienda subentrata non vuole applicare il contratto nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, applicando un altro contratto che penalizza i lavoratori. Come Fit Cisl lo respingiamo con forza: la dignità del lavoro deve essere sempre una priorità, non tolleriamo chi sceglie scorciatoie».

Nel corso della manifestazione, presidiata dalle forze dell’ordine, i lavoratori hanno acceso alcuni fumogeni e dato vita a un corteo lungo via Armea. Si sono registrati alcuni screzi con gli automobilisti che si lamentavano per il blocco della strada. Un camionista, invece, ha aderito alla protesta fermando il suo mezzo per aiutare i manifestanti a far sentire la loro voce.