Sanremo cerca di sfrattare i taxisti di Ospedaletti e prende una cantonata al Tar

Disdetta illegittima da parte del sindaco. L’assessore alle Attività Produttive Menozzi: «Problematiche rappresentate da approfondire e documentare»
Sanremo. Il Comune prova a “sfrattare” i taxisti di Ospedaletti che impugnano il provvedimento del sindaco Alberto Biancheri e ottengono una vittoria a mani basse di fronte al Tar. E’ lo scorso 23 novembre 2020 quando il primo cittadino della Città dei Fiori invia una lettera di disdetta all’indirizzo del Comune di Ospedaletti, della Provincia, del Consorzio Radio Taxi Sanremo e dei quattro taxisti della città delle rose che da anni operano anche su territorio matuziano in virtù di una convenzione tra enti locali che permette a coloro che hanno acquistato le licenze dal municipio di Ospedaletti, di operare a Sanremo.
L’istanza, fatta propria dal sindaco Biancheri, era arrivata alla sua attenzione alcuni giorni prima da parte del presidente della categoria Taxi di Confartigianato Sanremo Claudio Delle Monache e del Cts Alessandro Nolli. I due lamentavano problematiche di imprecisata natura e quindi chiedevano a Palazzo Bellevue di interrompere la validità della convenzione tra Comuni alla naturale scadenza del 31 dicembre 2020.
Peccato che, senza consultare l’ufficio legale del municipio, il sindaco abbia inviato la disdetta pur non avendone titolo, o meglio, in mancanza di un passaggio formale assolutamente imprescindibile: l’approvazione da parte del consiglio comunale. A ribadirlo è il Tar Liguria che nella sentenza resa lo scorso gennaio, così commenta il provvedimento impugnato dai taxisti di Ospedaletti contro Comune di Sanremo e Confartigianato Sanremo: «Il provvedimento impugnato è stato assunto dal sindaco del Comune di Sanremo, tuttavia, ogni decisione inerente il comprensorio intercomunale taxi avrebbe dovuto essere sottoposta al vaglio del Consiglio comunale, per effetto del chiaro disposto dell’art. 42 D. Lgs. 18.8.2000 n. 267 (T.U. Enti Locali). Si denota quindi una violazione per incompetenza e violazione di legge per mancato rispetto del Testo unico sugli Enti Locali».
E aggiunge: «Se pur non si ritenesse ricorrere alla competenza del Consiglio, è evidente che l’atto di disdetta impugnato avrebbe dovuto essere assunto, a tutto voler concedere, almeno dalla Giunta, secondo la competenza residuale assegnatale dall’art. 48 T.U. Il sindaco in quanto tale, ossia in funzione autocratica, non ha alcuna competenza decisionale autonoma per la materia oggetto dell’atto impugnato. Che dev’essere annullato, quindi, già solo per questo profilo. Si aggiunga infine un ulteriore vizio di incompetenza/violazione di legge, per il mancato rispetto dell’art. 49 T.U. citato, che impone il previo parere del responsabile del servizio interessato».
Infatti, da lì a poco, sarà lo stesso Ufficio Legale del Comune, a firma del dirigente Danilo Sfamurri, che interrogando il sindaco e l’assessore alle Attività Produttive Mauro Menozzi, spiegherà: «Si tiene a precisare che, alla luce dei numerosi contenziosi pregressi, tutti sfavorevoli al Comune di Sanremo, prima dell’adozione del provvedimento impugnato forse sarebbe stato forse opportuno richiedere a questo settore un parere in merito». Specificando in una successiva missiva: «Il ricorso proposto dai tassisti di Ospedaletti è assolutamente indifendibile in quanto l’atto impugnato è stato emesso da organo incompetente (il sindaco e non già il Consiglio comunale) ed inoltre è del tutto privo di motivazione. Il suddetto legale ha quindi consigliato di ritirare detto atto in via in autotutela onde evitare di andare incontro ad una sconfitta certa». E così sarà.
Commenta la vicenda il presidente di Radio Taxi Sanremo Alessandro Nolli: «Il lavoro per le 48 vetture di Sanremo è calato molto e stiamo facendo il possibile per tenere sulla piazza il minor numero di macchine in servizio. Da parte dei colleghi di Ospedaletti vediamo dei comportamenti che non ci sembrano corretti, come le chiamate tramite cellulare che non possiamo provare ma che abbiamo segnalazioni certe ci siano. Noi vorremmo una revisione della convenzione, non abbiamo mai chiesto che venissero estromessi del tutto dal comprensorio, alla luce delle varie sentenze del Tar. Noi stessi non comprendiamo gli atti del Comune e non eravamo a conoscenza delle mosse dell’amministrazione civica».
(L’assessore Mauro Menozzi)
Spiega l’assessore alle Attività Produttive Mauro Menozzi che ha seguito la pratica: «Ora non ci rimane che andare in consiglio comunale e far passare la pratica del debito fuori bilancio. La competenza di un eventuale disdetta era del consiglio, fatto che non sapevo, più di natura amministrativa. Il provvedimento firmato dal sindaco è stato costruito nella maniera sbagliata sotto la supervisione degli Uffici. Visto i carteggi e le segnalazione da parte dei taxisti di Sanremo, ritengo comunque che i problemi rappresentati vadano approfonditi e documentati. Nel caso si riuscisse a fare ciò, siamo pronti a fare le contestazioni dovute».
Il comprensorio unificato tra Sanremo e Ospedaletti risale al 2002, quando il Comune di Ospedaletti aveva richiesto alla Provincia di Imperia di attivarsi per promuovere la creazione di un unico ambito comprensoriale per l’esercizio coordinato del servizio di taxi. La giustizia amministrativa aveva sempre dato ragione ai professionisti della città delle rose, in ragione dell’elemento socio-economico, derivante in particolare dalla soppressione della stazione ferroviaria di Ospedaletti, dall’unitarietà dell’utenza e dall’opportunità di garantire economie di scala, concorrenza ed un servizio migliore nell’arco delle ventiquattr’ore.