Mobilità alternativa, Candia (Lista Sansa) alla Regione: «Le stazioni ferroviarie liguri diventino ‘bike friendly’»

16 marzo 2021 | 13:30
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Mobilità alternativa, Candia (Lista Sansa) alla Regione: «Le stazioni ferroviarie liguri diventino ‘bike friendly’»

«Un modo per favorire e potenziare l’intermodalità treno-bici sia per i liguri che per i turisti»

Genova. La consigliera Selena Candia della Lista Sansa lancia la sua proposta (nata in collaborazione con la rete #genovaciclabile) alla Giunta regionale: «È necessario creare le condizioni affinché le stazioni ferroviarie siano rese ‘bike friendly’. Chiediamo che si intervenga inserendo di guide per le biciclette sulle scale di accesso ai binari; che vengano inseriti cicloposteggi che siano possibilmente chiusi, accessibili tramite tessera e vicini agli ingressi.Un modo per favorire e potenziare l’intermodalità treno-bici sia per i liguri che per i turisti».

 Bike friendly

«Favorire la mobilità alternativa è vantaggioso per l’ambiente, così come per lo spazio pubblico e risponde a una sempre crescente richiesta della popolazione. Il post lockdown in Italia è stato caratterizzato da un aumento degli spostamenti in bici e da una maggiore attenzione alla mobilità sostenibile da parte dei cittadini grazie anche all’incentivo dell’ecobonus e a soluzioni di trasporto più adatte al mantenimento del distanziamento sociale.

Nel 2020 in Italia sono nati quasi 200 km di ciclabili ‘leggere’. Milano guida la classifica con 35 nuovi km, seguita da Genova con 30. I vantaggi della mobilità ciclabile sono evidenti: per le persone sono rilevanti in termini di ridotta spesa per gli spostamenti e maggior benessere psicofisico, per la città in termini di riduzione dell’inquinamento e del traffico.

Il ‘bike to work’ è un fenomeno sempre più diffuso in Liguria e in particolar modo a Genova dove realtà partecipate come #genovaciclabile, con oltre 9 mila iscritti, testimoniano come ogni giorno sempre più ciclisti urbani scelgono di recarsi al lavoro utilizzando la bici o la bici – treno. Favorire la bici e la mobilità alternativa è anche guardare al futuro e favorire il turismo nella nostra regione.

Secondo il rapporto 2020 Isnart-Unioncamere e Legambiente, nel 2019 in Italia si sono registrati 5 milioni di pernottamenti di cicloturisti (italiani e stranieri), con una spesa media di 75 euro pro-capite che hanno generato una spesa complessiva di 4,7 miliardi di euro.

Il cicloturismo italiano predilige il corto raggio in generale si preferisce esplorare la propria regione o quelle limitrofe. Per quanto riguarda i turisti internazionali si concentrano maggiormente in trentino in quanto regione maggiormente bike friendly d’Italia» – fa sapere.

«L’utilizzo della bici è destinato ad aumentare per gli spostamenti quotidiani. Sempre più persone scelgono questo mezzo che fa bene alla salute e all’ambiente. Inoltre la bicicletta è il mezzo ideale per un turismo di prossimità, uno stile che molto probabilmente caratterizzerà anche le vacanze di quest’anno. È un’opportunità di sviluppo sostenibile per la nostra regione e non dobbiamo lasciarcela scappare. Aspettiamo il riscontro positivo dalla Giunta», conclude Candia.