Max Gazzè torna al Festival nei panni di Leonardo Da Vinci con “Il farmacista”: «Prendo in giro chi ha la soluzione in tasca»
«Non avere gli applausi del pubblico in sala è irrilevante, già poter fare l’evento è un’eccezione», racconta il cantautore
Sanremo. Nei panni di Leonardo Da Vinci e al grido di “Si può fare!”, celebre battuta del film “Frankenstein Junior”, l’eclettico Max Gazzè torna in gara al Festival di Sanremo con “Il farmacista“.
Il brano rimanda in parte alla situazione sanitaria attualmente vissuta dall’Italia, con i virologi diventati ormai i nuovi grandi protagonisti televisivi: «La canzone vuole essere una presa in giro verso chi ha la soluzione in tasca – spiega il cantautore – . Mischiare verità e menzogne crea un pericolosissimo inganno e noi che viviamo di queste informazioni non ci ne rassicurati ne rasserenati in alcun modo, anzi, ci fanno dubitare di ogni cosa che viene spacciata per verità».
Un Festival diverso dai precedenti a cui ha partecipato, ma non poteva essere altrimenti: «Immagine questo evento come se fosse uguale ai precedenti è impensabile, anche la percezione del clima sanremese non è la stessa cosa degli altri anni – ha dichiarato Gazzè – . Quando siamo sul palco noi cantanti in qualche modo siamo consapevoli che ci siano tante persone a casa che ci guardano e il fatto di non avere gli applausi del pubblico in sala è irrilevante, un attore o un presentatore forse soffrono di più la mancanza del pubblico, ma già poter fare l’evento è un’eccezione e spero sia di buon auspicio affinché si possano riaprire i teatri e riprendere i concerti».
Dopo l’esibizione di martedì, per la quale Gazzè si dà 4 come voto, questa sera si esibirà in “Del mondo” di Giovanni Lindo Ferretti dei Consorzio Suonatori Indipendenti accompagnato da Daniele Silvestri e la Magical Mystery Band.