La rivincita dei tifosi di Ibra, il campione si lascia andare a selfie e autografi braccato fuori dal suo yacht a Portosole
Anche otto ore di appostamento per vedere l’idolo rossonero. C’è chi è partito da Milano per una firma sulla maglietta
Sanremo. C’è chi ha aspettato anche otto ore per vedere il campione e alla fine, con tenacia e passione, può dire di avercela fatta. E’ stato di parola Zlatan Ibrahimović, questa mattina intercettato dall’obiettivo di Riviera24.it verso le 12 a Portosole, dove alloggia a bordo del suo mega yacht Unknown. Il centravanti in quell’occasione si era negato ai tifosi, promettendo loro che se avessero tenuto duro ancora un po’, al ritorno dalla conferenza stampa del Festival si sarebbe concesso per foto, selfie e autografi. Così è stato.
Una bolgia ha preso d’assalto il talento rossonero e co-conduttore al fianco di Amadeus al suo rientro a Portosole. Tra i fortunati che sono riusciti a strapparli una firma o un selfie (pochi a dire il vero), c’è anche chi è partito da Milano giorni fa in direzione Sanremo per vedere il proprio idolo sportivo atteso per il Festival. E’ il caso di Marco, un ragazzo che abita vicino a San Siro e che con la famiglia ha raggiunto la sua seconda casa a Sanremo e si è appostato riuscendo a farsi firmare la maglietta numero 11.
Poi Lorenzo di Poggio – tifosissimo di Ibra e del Milan -, che ha rinunciato a una giornata di lezioni all’università per braccare il campione riuscendo a strappargli un selfie: «Terrò questa fotografia come un tesoro», ha spiegato il giovane. E a proposito di giovani, tra questi c’era anche David, anni 14, tifoso dell’Inter che vede Ibra come Ronaldo, una leggenda vivente che, anche se passata alla “concorrenza”, rimarrà sempre nei cuori dei tifosi neroazzurri.
Infine Randal e Sara, due agenti immobiliari di Sanremo. La coppia di colleghi ha portato a casa firma sulla maglietta e autografo sul libro “Io, Ibra”. Solo Riviera24.it è tornata indietro a mani parzialmente vuote: al tentativo di strappare una dichiarazione sulla situazione dei tanti sportivi delle leghe minori vessati dalle conseguenze sui rispettivi campionati dovute all’emergenza Covid, nessuna risposta dal campione.