Il tema del disagio psicologico dietro al brano sanremese di Colapesce e Dimartino: «Vogliamo appesantire il pop»
“Musica leggerissima” sceglie un motivo catchy e radiofonico per veicolare un argomento importante legato alla pandemia
Sanremo. Un motivo allegro e orecchiabile dietro cui si nasconde il pesante tema del disagio psicologico che ha fatto nascere nelle persone, oggi più che mai, un grande desiderio di leggerezza: ColapesceDimartino, nomi d’arte di Lorenzo Urciullo e Antonio Dimartino, sono in gara al 71° Festival di Sanremo con il brano “Musica leggerissima“.
«La canzone parla di un tema che lega molte persone, soprattutto dopo l’anno che abbiamo passato. L’abbiamo scritta perché sono molte le persone, tra cui noi in prima persona, che oltre ad aver subito un danno economico da questa pandemia hanno subito un danno psicologico – raccontano i due cantautori – . Abbiamo deciso di dare al brano una veste radiofonica e catchy per stemperare il messaggio, è questo ciò che il pop deve fare per arrivare a tante persone e portare messaggi difficili da far arrivare, vogliamo appesantire la musica leggera».
Il duo, che non disdegnerebbe una partecipazione all’Eurovision Song Contest, ieri sera ha presentato la cover di “Povera patria” di Franco Battiato: «É un artista che ci ha cambiato la vita con la sua visione della musica, portare il peso di quella canzone su quel palco non è stato facile».
Colapesce e Dimartino non negano di aver sofferto la mancanza del pubblico in sala: «Noi veniamo dal live, gli spettatori sono un motivo di forte emozione e ci sentiamo più sicuri quando ci sono, un teatro vuoto mi fa più paura rispetto ad uno pieno. Il pubblico ti trasmette emozioni e soprattutto un feedback che ti fa capire se quello che fai piace, quindi la sua assenza ci ha messo un po’ a disagio, è un’assenza innaturale, ma sappiamo che è una situazione eccezionale e speriamo che passi presto e non si ripeta mai più».