Il marciatore Alex Schwazer si racconta a Sanremo 2021: «Non voglio perdere altre gare non per colpa mia»

3 marzo 2021 | 23:42
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Il marciatore Alex Schwazer si racconta a Sanremo 2021: «Non voglio perdere altre gare non per colpa mia»

Assolto dalla giustizia penale attende il verdetto sportivo: obiettivo le Olimpiadi

Sanremo. Un ospite che arriva dal mondo dello sport a Sanremo 2021: Alex Schwazer.

Il marciatore appena assolto dall’accusa di doping, racconta la sua storia sul palco dell’Ariston: «Vincere le Olimpiadi è un traguardo che sogna ogni atleta, è la mia è una vicenda ancora viva. Un campione di urina è risultato positivo e sono finito in tribunale. Ho trovato un giudice coraggioso che voleva andare in fondo e non chiudere in fretta e furia il caso e questa è stata nella mia sfortuna la mia fortuna. Sono stato giudicato a Rio e adesso voglio essere giudicato dalla giustizia sportiva con i nuovi risultati».

Il campione aveva vinto l’oro ai Giochi di Pechino nel 2008 nella 50 chilometri di marcia, ma dopo essere risultato positivo ad un controllo anti-doping alla vigilia dei Giochi olimpici di Londra 2012, venne squalificato dal Tribunale Nazionale Antidoping fino al 29 aprile. Poi arrivarono altre accuse nel 2016 prima delle Olimpiadi di Rio che portarono alla nuova squalifica fino al 2024: «Ho perso molte gare e non voglio perderne altre,voglio essere giudicato dalla giustizia sportiva. La vicenda che mi ha coinvolto è stata molto difficile per me, ma sapevo che a casa c’era la mia famiglia e ciò mi ha dato tanta forza».

La decisione del gip di Bolzano, a pochi mesi dai Giochi di Tokyo, ha archiviato le accuse penali a suo carico, sostenendo che le imputazioni del 2016 si basavano su provette manipolate: «Nessuno mi ridarà la vita che mi hanno tolto, perché non si può tornare indietro ma si può rimediare e non perdere altre gare. La mia bimba mi vedrà nelle prossime Olimpiadi, prima nelle gare per qualificarmi e poi alle Olimpiadi perché ho tanta determinazione a vincere questo cerchio. Io tornerò sul campo di gara».