«A mia figlia non ci rinuncio» la denuncia di un ventimigliese padre separato. «Contro di me atteggiamento ‘ndranghetistico»

29 marzo 2021 | 15:56
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«A mia figlia non ci rinuncio» la denuncia di un ventimigliese padre separato. «Contro di me atteggiamento ‘ndranghetistico»

La storia di Bruno (nome di fantasia) che da due anni non passa una festa con la figlia

Sanremo. «Io a mia figlia non ci rinuncio». A dirlo è un 40enne artigiano di Ventimiglia, che chiameremo con il nome di fantasia di Bruno, disperato ma non rassegnato da una situazione da lui descritta come insostenibile.

E’ un padre separato e la sua ex compagna nonché madre della bambina di 7 anni non è intenzionata, a quanto testimoniato dall’uomo, a fargli vedere la prole, neanche secondo quanto stabilito dal giudice.

«Non mangio con mia figlia da un anno. Da due non la vedo in nessuna festività – spiega Bruno – I due pernotti (giorni in cui la figlia può dormire a casa sua ndr) a cui ho diritto a settimana praticamente non esistono. Mia figlia mi vuole bene ma come è concepibile preferisce stare con la madre. Quest’ultima, insieme ai suoi genitori, sta montando una bambina contro di me. Quando vado a prenderla a scuola, c’è sempre la nonna materna che se la porta via. Negli ultimi anni ho denunciato una decina di volte episodi simili ai carabinieri».

Ma, sempre secondo quanto testimoniato da Bruno, i nonni materni madre compresa, non si limiterebbero solo a queste pressioni psicologiche che il padre non teme di definire «di carattere quasi ‘ndranghetistico». «Mi hanno rovinato il cofano della macchina con l’acido e rigato l’auto recentemente, ma io non mi rassegno e non mi spavento. Voglio solo rivedere mia figlia come è stabilito dalla legge».