Ventimiglia, code per la Francia. Gendarmi fermano ogni veicolo alla frontiera

1 febbraio 2021 | 09:23
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Maggiori ripercussioni al valico di Ponte San Luigi

Ventimiglia. Code per raggiungere la Francia. Stamani con la nuova stretta imposta dal governo Macron per contenere i contagi da Covid-19, le autorità francesi richiedono a chi entra nel Paese l’esibizione di un test molecolare (Prc) da effettuare nelle 72 ore precedenti l’arrivo in Francia. L’obbligo riguarda i viaggiatori che abbiano compiuto 11 anni e che raggiungano la frontiera in aereo, treno, auto, nave o con qualsiasi altro mezzo di trasporto.

Sono esentanti dal presentare il tampone, spiega il ministero degli Esteri francese, i lavoratori frontalieri, i trasportatori e i residenti nei territori confinanti entro 30 km dal proprio domicilio. Ma le restrizioni, ovviamente, colpiscono soprattutto i lavoratori, che stamani si sono trovati in coda sia al valico di frontiera di Ponte San Ludovico che in quello di Ponte San Luigi. Mentre nella frontiera bassa i controlli procedevano spediti in quanto i gendarmi hanno organizzato tre corsie per i controlli, a Ponte San Luigi si è registrato un km di coda.

«Ecco nuovamente una decisione unilaterale che crea problemi nei rapporti transfrontalieri, all’economia di confine, ai lavoratori frontalieri, a chi si trova a dover oltrepassare la frontiera per giustificati motivi – ha dichiarato il deputato ventimigliese della Lega Flavio Di Muro – La soluzione? È da un anno che propongo a questo governo di adottare un accordo bilaterale con la Francia per una condivisione di regole e modalità di controllo nelle zone di confine. Anche il Parlamento, su mia proposta, si è espresso per una risoluzione di questa situazione ma il Governo continua a non occuparsene».