Stereotipi di genere, Tosi (M5s): «In Liguria servono politiche attive per contrastare violenza e discriminazione»
«Basta nascondersi dietro un dito»
Genova. «La nostra società è molto più complessa di quanto vorrebbe far credere la maggioranza, che oggi ha respinto una mozione per la predisposizione di politiche attive dedicate al contrasto degli stereotipi di genere. Non condivido la visione del centrodestra, secondo cui nelle scuole il tema della parità di diritti tra uomo e donna non può essere affrontato per non turbare la sensibilità dei minori e per non mettere in difficoltà i docenti.
Le obiezioni mosse alla mozione del collega Pastorino, svelano uno dei tanti motivi per cui l’Italia è ancora indietro anni luce rispetto agli altri paesi europei, dove i processi legislativi per contrastare la violenza o discriminazione per motivi di sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere non hanno sconvolto né la politica né la società. Come presidente della Commissione Pari opportunità mi sento di dire che, diversamente da quanto fatto nella precedente legislatura, questo tema dovrà essere portato avanti. Convintamente. Quale sarà poi l’esito delle azioni che cercheremo di mettere in campo lo scopriremo solo strada facendo. Tuttavia, ritengo che per serietà e per il mandato che c’è stato conferito da tutti i cittadini, dobbiamo prendere posizione per tutelare i diritti di tutti. Per queste ragioni, come M5S abbiamo sottoscritto la mozione discussa oggi in Aula». Lo dichiara il capogruppo regionale e presidente della V Commissione.
«Spiace che in Aula oggi pomeriggio non fosse presente l’assessore competente. Trovo peraltro ininfluente che la maggioranza, nella discussione, abbia ricordato tre leggi vigenti per perorare la causa di una Liguria che sulla carta (questo forse sì) contrasta gli stereotipi di genere: giova ricordare che due di quelle leggi non hanno copertura finanziaria. Dunque, siamo al punto di partenza: la Liguria non mette in campo politiche credibili e fattive per contrastare le discriminazioni e l’aver respinto la mozione odierna mette a nudo un’inaccettabile miopia», conclude Tosi.