Sanremo, il Casinò torna a vivere. Sarà sede della sala stampa ufficiale del Festival
Attesi 150 cronisti da tutto il mondo
Sanremo. Torna a vivere il Casinò Municipale dopo mesi di chiusura forzata. E’ stato perfezionato nelle scorse ore l’accordo tra la Rai e il management della casa da gioco per la realizzazione nel tempio dell’azzardo matuziano della sala stampa ufficiale del Festival, edizione 70+1.
Il Casinò si trasformerà a partire dal lunedì 1° marzo in quartier generale dell’informazione festivaliera, con postazioni per 150 cronisti da tutto il mondo. Per garantire la sicurezza degli operatori saranno utilizzate alcune delle sale più spaziose e belle. I “colleghi” del testate online e cartacee avranno a disposizione la sala Privata, Privatissima e la De Santis (primo piano). Per quelli delle radio, che solitamente venivano dislocati fuori dall’Ariston, al Palafiori, ci saranno il Roof e la sala Teatro.
Da questa mattina gli addetti della casa da gioco sono al lavoro per liberare gli ambienti occupati dai tavoli verdi, da spostare provvisoriamente nella sala Comune e nella Gio Ponti, quest’ultima interessata da una recente ristrutturazione straordinaria e che quindi è già stata liberata per via dei lavori.
Sono ancora da definire, invece, i protocolli che Rai imporrà ai giornalisti accreditati. Visto il numero considerevole di penne e tastiere che arriveranno a Sanremo nonostante l’emergenza pandemica, non si esclude che per accedere al Casinò sia necessario fare il tampone ogni tot giorni. Un po’ come accaduto per Sanremo Giovani, quando la Rai aveva imposto alle maestranze e agli artisti di eseguire il tampone ogni tre giorni. Queste “accortezze” si andranno a sommare ai già rigidi protocolli interni al Casinò che si era dotato di termoscanner di ultima generazione capaci di rilevare la temperatura di oltre 30 persone contemporaneamente.
Chiusa da ottobre dell’anno scorso, per la casa da gioco ospitare la sala stampa ufficiale del Festival può rappresentare un’importante vetrina internazionale, occasione ulteriore per mostrare all’esterno il patrimonio della Città dei Fiori.