Sanremo, #IoFestival: lavoratori scendono in piazza. Pinto e Graglia: «Ultimatum al governo Draghi»

24 febbraio 2021 | 12:20
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In piazza Colombo faranno sentire la propria voce i lavoratori più colpiti dalla crisi: «Chiediamo l’attenzione di Amadeus»

Sanremo. Riapertura di tutte le attività commerciali, senza alcun limite e senza alcuna restrizione di orario, seguendo i protocolli di sicurezza. Cancellazione del coprifuoco su tutto il territorio nazionale. Ripristino degli spostamenti tra comuni e regioni su tutto il territorio nazionale. Cancellazione delle fasce di colore per tutte le regioni italiane. Sono le richieste che il Movimento Imprese Italiane, insieme a Confederazione Imprese Unite per l’Italia che raggruppa i fondatori di #IoApro, i Fieristi Italiani(AFI) e Coemm-Clemm, formulerà al neonato governo Draghi con la manifestazione #IoFestival che avrà luogo in piazza Colombo a Sanremo dal 2 al 6 marzo, in concomitanza con il Festival della canzone italiana.

«Il nostro è un ultimatum al governo Draghi – spiega Maurizio Pinto, presidente del Movimento Imprese Italiane – Rivendichiamo il diritto al lavoro e alle libertà costituzionalmente garantite dalla Repubblica Italiana. Manifestermo il nostro dissenso e faremo richieste specifiche, attraverso Amadeus, al governo».

Un palcoscenico, quello della kermesse canora, che darà la possibilità ai lavoratori colpiti dalla crisi economica legata alla pandemia da Covid-19 di far sentire la propria voce. «L’obiettivo – spiegano gli organizzatori – E’ quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni affinché si ritorni immediatamente ad una vita normale, lavorativa e sociale».

«Cercheremo in tutti modi di far arrivare ad Amadeus, il presentatore della 71ª edizione del festival di Sanremo, le nostre istanze  e le richieste al governo Draghi – aggiungono – Crediamo che in un periodo di grave difficoltà per l’impresa e per il commercio sia giusto ed opportuno utilizzare un servizio pubblico al fine di aiutare categorie che in questo momento stanno vivendo giorni terribili di estrema difficoltà».

A spiegare le difficoltà di imprenditori e lavoratori, in particolare del mondo della ristorazione, è Alessio Graglia, vice-presidente del Movimento Imprese Italiane. «Ormai sono mesi che non si può lavorare a pieno regime – dichiara il ristoratore – E ora la condizione economica sta diventando veramente drammatica. A questo si aggiunge anche una sofferenza psicologica dovuta alla decisioni prese all’ultimo minuto in merito a riaperture e chiusure». La frustrazione per chi deve gestire un locale è ormai insostenibile, per le continue decisioni all’ultimo minuto che sostanzialmente rendono impossibile ogni programmazione.

locandina manifestazione