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Ristoranti aperti la sera in zona gialla, Toti: «Cts favorevole» ma il Comitato frena: «Nessun via libera»

5 febbraio 2021 | 17:30
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Ristoranti aperti la sera in zona gialla, Toti: «Cts favorevole» ma il Comitato frena: «Nessun via libera»

Si parla invece di un rafforzamento delle misure restrittive. Il governatore ligure: «Decisioni che vanno in contrasto in poco più di un’ora»

GenovaRistoranti aperti la sera in zona gialla e a pranzo in zona arancione: è arrivato finalmente il parere favorevole del Comitato tecnico scientifico e speriamo che si possa partire al più presto». É quanto ha dichiarato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, ma ora il Cts frena le parole del governatore, affermando di non aver dato alcun via libera.

«Non c’è alcun via libera del Comitato tecnico scientifico alla riapertura della ristorazione nelle zone e negli orari che attualmente ne prevedono la chiusura. Nel verbale della riunione del Cts del 26 gennaio 2021 vi sono indicate, anzi, alcune considerazioni sul rafforzamento delle misure restrittive adeguandole alle caratteristiche strutturali dei locali e alla tipologia del servizio reso. Una rimodulazione dei pacchetti di misure potrebbe modificare l’efficacia nella mitigazione del rischio», precisa il Cts che dunque smentisce le parole del governatore ligure.

«Rispetto alla notizia del via libera all’apertura dei ristoranti la sera in zona gialla e a pranzo in zona arancione, il Cts ha precisato di aver analizzato alcune regole che consentirebbero alle attività di poter lavorare in sicurezza, ma che la decisione definitiva spetta al Governo. L’ennesimo episodio di confusione, con comunicazioni contraddittorie: da Roma prima la frenata, poi l’apertura del viceministro alla Salute Sileri, che auspica la ripartenza», ha commentato Toti in seguito alla smentita del Cts.

«Decisioni che vanno in contrasto in poco più di un’ora, colpendo ancora una volta lavoratori e attività – prosegue il presidente di Regione Liguria – . Al netto di tutte le valutazioni scientifiche che vanno fatte, per quale motivo le regole che oggi ci consentono di pranzare al ristorante in sicurezza non dovrebbero essere valide anche per la cena? Mi auguro che arrivi al più presto un Governo che decida una volta per tutte e in maniera chiara, perché lasciare le attività in questo limbo e in balia dell’ennesima incertezza non fa che danneggiarle ulteriormente. E dopo mesi di sacrifici, lo trovo inaccettabile», ha concluso.