Polemiche sul Festival di Sanremo, Toti: «Non c’è incompatibilità tra misure prese nel Ponente e manifestazione»
«Gli esperti hanno detto che si può fare e allora facciamolo! Parliamo tanto di convivere con il virus, questo è il momento di farlo!», ha dichiarato il governatore ligure
Sanremo. «Perché Sanremo è Sanremo e certe polemiche non sono niente». Comincia così l’intervento che il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha affidato ai suoi canali social in seguito alle polemiche sorte intorno al 71° Festival della canzone italiana. Lo spettacolo è infatti ritenuto da molti incompatibile con le misure prese dal governatore ligure per l’estremo Ponente ligure, protagonista negli ultimi giorni di un importante aumento dei contagi, in vigore da oggi, mercoledì 24 febbraio al 5 marzo, penultima serata della kermesse canora:
Per Toti questa incompatibilità però non sussisterebbe e ne spiega le ragioni: «Dopo aver letto nelle ultime ore qualsiasi cosa sul Festival tengo a chiarire una cosa: non c’è alcuna incompatibilità tra le misure che abbiamo preso con l’ordinanza nel Ponente ligure e lo svolgimento della manifestazione. Oltre al fatto che non vi è emergenza negli ospedali e la città è interessata solo in minima parte dalla nuova ordinanza, bisogna anche specificare, per chi non sa o fa finta di non ricordarlo, che il Festival si svolgerà come se l’Ariston fosse uno studio televisivo, senza pubblico in sala, con misure di sicurezza e di profilassi approvate dal Comitato Tecnico Scientifico, che prevede il minimo del personale interessato ai lavori e nessuna forma di assembramento o di rischio per la città».
I sanremesi e non solo temono una possibile nuova ondata di contagi per via del movimento generato dalla manifestazione, ma il governatore ligure ci tiene a rassicurarli, invitandoli invece a godersi l’evento: «A questo punto mi chiedo e vi chiedo: perché non possiamo celebrare un grande spettacolo come il Festival di Sanremo, vetrina eccezionale che porta visibilità e lavoro alla Liguria? Perché rinunciare a una gara canora che darà benefici, diretti e indiretti, a tante attività che speriamo possano ripartire al più presto? Parliamo tanto di convivere con il virus, questo è il momento di farlo!», ha dichiarato Toti che prosegue:
«Siamo alla vigilia delle possibili riaperture per i ponti primaverili e viviamo in previsione di una stagione turistica che tutti noi auspichiamo possa essere di grande ripresa per la Liguria e per il Paese intero. Perché non iniziare a pensare positivo?Smettiamo di fare polemica su tutto e di polarizzare ogni argomento: il Festival di Sanremo si può fare? Gli esperti hanno detto sì. E allora facciamolo! Sono certo che milioni di italiani lo guarderanno e trascorreranno ore piacevoli, nonostante il momento difficile. E a qualche menagramo suggerisco: “Invece di spararle grosse, canta! Canta che ti passa! P.s. quest’anno lo spot della Liguria vi stupirà».
Toti archivia dunque definitivamente la possibilità di stoppare la macchina festivaliera. L’appuntamento è per il 2 marzo all’Ariston, restrizioni o meno.