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Migranti a Ventimiglia, bagarre in consiglio per la mozione che chiede riapertura centro in città

Massimo d'Eusebio veste i panni del leghista e chiede sicurezza e decoro

Ventimiglia. Torna in consiglio comunale a Ventimiglia il tema dei migranti, con una mozione firmata da tutti i consiglieri di minoranza, ad eccezione di Gabriele Sismondini, con la quale è stato chiesto al sindaco e alla giunta di impegnarsi in ogni modo e in ogni sede istituzionale competente per riaprire un centro migranti nel territorio comunale di Ventimiglia.

Ad illustrare la mozione è stato il consigliere Massimo D’Eusebio che, per una sera, si è trasformato in “leghista”, indossando una bandana verde, e parlando di sicurezza e decoro della città: «Stasera non sarò qui a parlare dei migranti che percorrono 7mila chilometri per sfuggire da situazioni difficili, ma parlerò di sicurezza e decoro, come piace a voi», ha detto il consigliere che ha poi chiesto alla giunta di attivarsi per risolvere il problema migranti in città: «La notte, dopo le 21, la città è in mano loro – ha dichiarato – Dovete fare qualcosa, dovete rendervi conto che appena il mare diventa più tranquillo e la rotta Balcanica sarà di nuovo percorribile, Ventimiglia si riempirà di migranti e non ne avrete solo 200 ma altri 300 o 400 in più. Dovete fare qualcosa ora, non dare sempre le colpe agli altri».

«Potrei essere anche d’accordo con la sua mozione – ha affermato il consigliere di maggioranza Maurizio ReaServe una soluzione, ma è una questione complessa. Di sicuro noi siamo responsabili delle problematiche della città e questo è un problema molto serio che va discusso con calma».

«Non ho sottoscritto la mozione perché considero la volontà di realizzare a tutti i costi un campo a Ventimiglia stia decelerando l’iter per una soluzione definitiva – ha spiegato il consigliere Sismondini -. Ho molto a cuore le famiglie di migranti che arrivano in questa città con la volontà di superare il confine e raggiungere la Francia. Ma non abbiamo solo i migranti, abbiamo anche un problema di delinquenza: quello dei passeur. Sono sempre stato favorevole all’idea di un campo fuori da Ventimiglia, ma arrivati al punto di oggi, ovvero con il centro cittadino che soprattutto la notte è martoriato da continue risse e situazione spiacevoli, vi chiedo: fatelo questo campo, fatelo dove volete, ma fatelo».

Accorato l’appello del consigliere di minoranza Domenico De Leo che ha chiesto al sindaco di «smetterla di andare in Prefettura con il cappello in mano (come per chiedere l’elemosina, ndr)» ma di prendere le redini della situazione, per dare una risposta «a queste persone alle quali serve un pasto caldo, un letto, una doccia. Serve un centro di riconoscimento a Ventimiglia per i migranti in transito ed è per questo che voterò a favore di questa mozione».

«Il Comune di Ventimiglia cosa può fare? Stiamo affrontando un problema internazionale in un’aula di cento metri quadrati. Dire che abbiamo già dato può sembrare banale, ma la verità è che è stato davvero così. Siamo stati gli unici ad attivarci, ma anche se siamo bravi e volenterosi non tutto dipende da noi», ha detto il consigliere di maggioranza Giuseppe Palmero che ha poi portato in consiglio un problema legato alla presenza dei migranti: «In stazione è già partito un sistema di prostituzione abusivo, non voglio entrare nel merito, ma sono situazioni gravissime», ha detto Palmero.

«Vi dico già che voto “no” – ha detto il consigliere leghista Marcello BevilacquaLa posizione della Lega e la mia personale è chiara da tempo: sono assolutamente contrario. Non voglio pensare di tornare alla situazione che c’era con il sindaco Enrico Ioculano, quando si è rischiato di avere i migranti al Palaroja a fianco di un asilo e di un centro per persone disabili. Voglio solo sottolineare una cosa: il campo Roja distava 3 km e mezzo dal centro di Ventimiglia. A questo punto non c’è differenza dal farlo in un comune limitrofo».

«Ho sottoscritto un accordo con la Prefettura con l’intento di alleggerire il concentramento di migranti a Ventimiglia e trovare al contempo una situazione per dare una prima accoglienza a queste persone – ha detto il sindaco Gaetano Scullino -. La Prefettura avrebbe dovuto bandire una gara per trovare una soluzione alternativa al centro del Campo Roja entro il 31 dicembre, ma questo bando non è ancora partito. Ora è stato chiesto ai diciotto Comuni del distretto se trovano degli alloggi, degli appartamenti solo ed esclusivamente da destinare alle famiglie. Ora vediamo, quando arriveranno le risposte, quanti Comuni avranno trovato soluzioni per dare accoglienza».

L’intervento del consigliere, ed ex sindaco, Enrico Ioculano

La mozione è stata bocciata, poiché votata favorevolmente da quattro consiglieri di minoranza: D’Eusebio, De Leo, Ballestra e Ioculano. Astenuto Sismondini, contraria l’intera maggioranza.

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