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La variante inglese del Covid fa paura a Ponente, Cenderello: «La zona arancione gioverebbe»

11 febbraio 2021 | 19:16
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Il primario di Malattie infettive del Borea: «Molto difficile spezzare la provincia in diverse aree di rischio»

Sanremo. Il dottor Giovanni Cenderello, primario di Malattie infettive al “Borea” di Sanremo, ospite dei nostri studi fa il punto della situazione Covid -19 in provincia di Imperia, alla luce degli ultimissimi dati.

«La vicinanza con la Francia –spiega Cenderello se si guardano le mappe che sono pubblicate dalla Società europea di Malattie Infettive, fanno vedere che la Provenza, Costa azzurra e Alpi costituiscono la Regione di Francia con la più alta incidenza e anche un sito analogo, fa emergere come nella Francia a noi vicina sia presente la variante inglese.  Quindi questa vicinanza, può aver aver causato, nel Laboratorio molecolare dell’Istituto di Biologia dell’Università di Genova sono in corso verifiche su una novantina di tamponi, una circolazione di virus con una maggiore contagiosità, è possibile. Sicuramente la riaccensione del focolaio è legata agli scambi di persone e agli scambi commerciali con la Francia. Che poi sia virus originale cinese o la variante inglese cambia poco. Questo andare in controtendenza, come per l’Umbria,  per noi la spiegazione più plausibile è l’elevata circolazione nella Francia». 

Generico febbraio 2021

«Abbiamo sofferto nell’ultima settimana un periodo di grossa pressione, siamo arrivati ad un massimo di 131 ricoverati, poi, negli ultimi due giorni, la tensione si è leggermente abbassata, siamo riusciti a dimettere diversi pazienti e anche il Pronto soccorso si è un po’ alleggerito. Sembrerebbe esserci una lieve flessione che dovrà essere confermata prima di diventare una vera tendenza», sottolinea il primario di Malattie infettive che aggiunge: «Abbiamo avuto 15 giorni di grossa tensione e di elevata circolazione virale, se riuscissimo, compatibilmente con lo svolgimento delle attività economiche e turistiche, o ad avere un periodo in cui venissero ridotti gli scambi tra le persone e quindi passare a una restrizione maggiore rispetto al giallo ne beneficeremmo, ma non spetta a me decidere».

«Spezzare in due la provincia –conclude Giovanni Cenderello–  è molto difficile, ci sono tantissimi comuni con una continuità tra loro. Gli scambi sono tali che possiamo aver avuto maggior circolazione a Ventimiglia e  Sanremo ma non è detto che ci possa essere un incremento nelle prossime settimane anche nell’Imperiese, anche perché le persone che si muovono sono le stesse. Più persone si riescono a vaccinare, meno circolazione virale ci sarà».