Imperia, prosegue senza sosta la campagna vaccinale all’Isah

26 febbraio 2021 | 18:42
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Imperia, prosegue senza sosta la campagna vaccinale all’Isah

L’adesione raggiunge quasi l’80% di coloro che frequentano a vario titolo i centri della Fondazione

Imperia. Anche alla Fondazione ISAH si continua senza sosta la campagna vaccinale contro il Covid-19 rivolta a tutti gli ospiti e operatori delle strutture. Si è iniziato dagli anziani più fragili, ora si stanno finendo le seconde dosi per gli operatori e per gli ospiti più giovani. Ottima l’adesione che raggiunge quasi l’80% di coloro che frequentano a vario titolo i centri della Fondazione e che possono essere vaccinati, Considerando il solo personale si raggiunge l’87% e il 100% tra gli operatori a stretto contatto con gli anziani.

«La scienza non ha dubbi: Il vaccino rappresenta al momento l’unica vera arma per tornare a vivere insieme, spiegano dall’istituto. La Fondazione ISAH, che tra i suoi primari compiti istituzionali ha proprio quello di favorire le relazioni e le inclusioni sociali, soprattutto delle persone disabili e anziane, non può non promuovere e sostenere la campagna vaccinale. 

E’ per questo che l’ISAH ha donato una spilla , come simbolo di una profonda riconoscenza e stima, a tutti coloro che vaccinandosi contribuiscono alla lotta contro questo terribile virus: per noi  stessi e per che ci sta vicino. Analogo simbolico  dono di riconoscenza è stato consegnato oggi all’equipe della ASL n. 1 Imperiese presente in  struttura  per somministrare altre dosi vaccinali.

Oggi,  ad un anno esatto dalle prime restrizioni e difficoltà cagionate da questo virus,  il sottoscritto presidente Stefano Pugi anche a nome di tutto il cda, vuole rinnovare  un doveroso e sincero ringraziamento a tutti gli operatori della Fondazione che non hanno mai smesso di lottare contro questa pandemia, ma anche a tutti i professionisti della  ASL n. 1 Imperiese che hanno sempre supportato, con  professionalità e collaborazione, l’ISAH impegnato in prima linea a difesa delle persone più fragili».