Il caso

Imperia, bollette Tari: scambio di accuse tra Fratelli d’Italia e maggioranza

Il partito della Meloni se la prende anche con l'opposizione consiliare silente

rifiuti imperia

Imperia. «Come già era stato annunciato, con il saldo 2020 si certifica che la Tari ha subito importanti aumenti: si parte da un 5 per cento e si arriva a superare addirittura di un 3 per cento la tassa 2019. Teniamo a sottolineare il dato che magari, tra un’ inagurazione e l’altra, viene dimenticato», lo scrive in una nota il Circolo cittadino di Fratelli d’Italia, formazione non presente in consiglio comunale.

«Sarebbe facile  -conclude il comunicatoinnescare la polemica dicendo che l’amministrazione Scajola ha speso 80.000 euro per le luminarie natalizie, in piena zona rossa/arancione, e che ha incredibilmente speso circa 70.000 euro per il rifacimento di un servizio igienico pubblico al primo piano  del Palazzo comunale. Anche le associazioni di categoria, seppur in maniera inspiegabilmente cauta e timida, si sono fatte sentire a tal proposito e l’opposizione tace».

«È meraviglioso -replicano le consigliere comunali di “Imperia InsiemeRita Elena e Sonia Ilacqua –  che al Circolo Fratelli d’Italia, nei cui vertici troviamo un ex sindaco (Paolo Strescino ndr), seppur decaduto, e un ex assessore (Sara Serafini ndr), seppur di breve esperienza, non sappiano che le luminarie natalizie vengono finanziate con la tassa di soggiorno e un bagno con capitoli per investimenti non utilizzabili certo per la spazzatura. Né che siano a conoscenza che la Tari non può, se non entro i limiti di legge, avere contributi dell’Ente. Né che il Comune di Imperia, proprio entro quei limiti, abbia deliberato gli sgravi fino al 25 per cento».

«Capiamo e condividiamo le preoccupazioni dei nostri commercianti, ai quali siamo già andati incontro con il suolo pubblico esteso del 33 per cento e gratuito, e per i quali stiamo lavorando tutt’oggi. Capiamo meno chi cavalca la disperazione con ignoranza, approfittandone a scopi che definire “politici” sarebbe un’offesa per la politica. D’altra parte come governano i loro vertici è già stato dimostrato…a spese della città purtroppo», concludono Elena e Ilacqua.

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