Festival di Sanremo, c’è aria di protesta: sui social rimbalzano voci di contro manifestazioni

17 febbraio 2021 | 18:15
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Festival di Sanremo, c’è aria di protesta: sui social rimbalzano voci di contro manifestazioni

Ristoratori, fieristi e altri lavoratori attesi nei giorni della kermesse canora

Sanremo. E’ allerta massima per il Festival di Sanremo, in programma dal 2 al 6 marzo prossimo dal Teatro Ariston. Mentre Amadeus e i cantanti in gara iniziano a provare brani e scaletta, in modo che tutto sia pronto per l’edizione 70 + 1, sui social rimbalzano gli appelli alla protesta.

«A tutti i ristoratori, cuochi, camerieri e agli addetti della ristorazione e dello spettacolo della Liguria – si legge in un post pubblicato su Facebook – Facciamo vedere che i liguri hanno i c…i. E’ questo il momento. Lo stato ci sta prendendo per il c..o per l’ennesima volta: blocchiamo tutte le entrate all’Ariston e blocchiamo il Festival così come hanno fatto a Genova. Iniziamo noi a toccare i soldi in tasca a Rai e governo visto che fino ad oggi sono loro che hanno messo nella merda. Uniamoci e tiriamo fuori le palle: ci hanno umiliato tantissimo e ora ci prendono anche per il c..o».

La decisione di non posticipare né cancellare il Festival di Sanremo, che quest’anno si svolgerà senza pubblico in un teatro, l’Ariston, trasformato in studio televisivo, ha mandato su tutte le furie centinaia di lavoratori, specialmente quelli più penalizzati dalle restrizioni imposte per arginare la circolazione del Covid-19. Ad annunciare una contro-manifestazione, in segno di protesta, nei giorni in cui andrà in onda la kermesse, è stato anche il Movimento Imprese Italiane. «Abbiamo una grande strategia, quale migliore vetrina di quella del festival di Sanremo per farci sentire – ha annunciato nel corso di una diretta su Facebook, il presidente del Movimento, Maurizio Pinto -. Perché vedete quello di quest’anno non è il Festival di Sanremo, è il Festival del Covid, quest’anno è il Festival dello Stato». E ancora: «Quest’anno, durante la settimana del Festival, le canzoni conteranno tra lo zero e il nulla, conterà tutto quello che c’è intorno, conterà tutta la propaganda mediatica che faranno e che noi faremo, perché faremo esattamente un contro-festival».

In piazza Colombo sono attesi anche i fieristi, che hanno annunciato una manifestazione di protesta dal titolo “Io sono stonato… Ma voglio lavorare”, in programma dalle 8 alle 24 delle cinque giornate del Festival di Sanremo. In particolare, l’associazione ha fatto sapere, tramite una nota stampa, che «per dare un segnale forte presenzieremo a Sanremo dal 2 al 6 marzo, pubblico o non pubblico, vestiti da Zombie e con il cappio al collo, così ci sentiamo, come dei morti viventi. Non ci faranno stare davanti ai cancelli cammineremo per le vie cittadine per parlare con la gente».