Coronavirus, Toti: «Dati odierni positivi, pandemia rallenta ma con Rt ancora sopra 1 c’è passaggio in arancione»
Confronto con il direttore generale dell’Asl1: «Oggi non si è registrata particolare pressione su ospedali»
La Spezia. «Ho appena sentito il direttore generale della Asl1 Silvio Falco che oggi non ha registrato una particolare pressione sugli ospedali. Speriamo che possa essere il segno di un’inversione di tendenza. Nello spezzino i dati sono in calo da qualche giorno e anche questo è un buon segnale, così come il numero degli ospedalizzati che scende sotto quota 650, con 14 ricoveri in meno rispetto a ieri. Questo è un segnale di fiducia sul fatto che, nonostante la crescita dell’Rt un po’ in tutta Italia, stiamo contenendo l’urto della pandemia. Calano anche i ricoveri in terapia intensiva e i cittadini in isolamento fiduciario. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 8 decessi, segno di un rallentamento della pandemia». Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha tracciato il punto della situazione sull’emergenza Covid in Liguria.
Sul fronte dei vaccini: «Oggi abbiamo iniziato a somministrarli ai frontalieri – ha proseguito Toti – che ogni giorno dai comuni liguri vicini al confine vanno a lavorare in Francia, nelle zone che per l’Unione Europea sono indicate addirittura come bordò per la diffusione del Covid-19 e delle sue varianti. Speriamo che vadano in tanti a vaccinarsi, mettendosi in sicurezza».
Il presidente Toti ha poi osservato che «nonostante questi dati positivi, la Liguria passa in zona arancione perché il nostro Rt è a 1,02, un filo sopra l’1: anche se la pressione sui nostri ospedali è bassa e la situazione è sotto controllo, le leggi in vigore, che speriamo questo governo cambi rapidamente, prevedono un automatismo che ci costringe a passare in arancione per 2 settimane. Ho chiesto al Cts un provvedimento diversificato sull’estremo ponente dove l’Rt è superiore a 1 rispetto al resto della Liguria dove l’Rt è invece sotto l’1. Mi hanno risposto che non era possibile. Ho chiesto anche al ministro Speranza che i provvedimenti potessero entrare in vigore domenica sera e non questa sera alle 23.59, per consentire domani che i ristoranti potessero accogliere i clienti per i pranzi di San Valentino. Anche su questo mi è stato risposto di no. Reputo che questo non sia un buon segnale per il governo che ha giurato oggi e che ha promesso di cambiare questo atteggiamento troppo punitivo nei confronti di una categoria, quella dei nostri ristoratori, che ha già fatto la spesa ed era pronta domani a lavorare. Oggi ho firmato un’istanza urgente per spostare di 12 ore l’entrata in vigore dell’ordinanza ministeriale e consentire a liguri di poter festeggiare al ristorante san Valentino, come mi hanno chiesto tutte le associazioni di categoria. Non mi ha ancora risposto nessuno: temo in questo caso che il silenzio valga come un dissenso ma spero ancora di ricevere una risposta di buon senso, perché di buon senso di tratta», conclude.