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Coronavirus, task force in frontiera per fermare i francesi

17 febbraio 2021 | 15:08
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L’intensificazione dei controlli è stata decisa ieri, al termine di un vertice in questura

Ventimiglia. Barriera autostradale e svincoli dell’A10, valichi di frontiera: sono stati intensificati i controlli ai confini con la Francia; controlli disposti dal questore Pietro Milone, su input del prefetto Alberto Intini, che vedono impegnate tutte le forze dell’ordine. Carabinieri, guardia di finanza, polizia di stato, polizia stradale e polizia locale sono scesi in campo per fermare i francesi che, senza un valido motivo (lavoro, scuola e salute) o senza un tampone con esito negativo effettuato entro le 72 ore precedenti, non possono entrare in Italia.

L’intensificazione dei controlli è stata decisa ieri, al termine di un vertice in questura, dopo che domenica scorsa in Italia tra Ventimiglia e Sanremo erano stati sorpresi numerosi francesi, che avevano espatriato per il pranzo nei ristoranti italiani rimasti aperti nonostante l’area arancione che prevede solo asporto o consegne a domicilio.

I tanti francesi che anche oggi hanno raggiunto Ventimiglia per acquistare sigarette o generi alimentari per loro più convenienti sono stati invitati a fare dietrofront. A richiedere il pugno duro nei confronti dei “cugini d’oltralpe” era stato il direttore generale dell’Asl1 Imperiese, Silvio Falco, e con lui i sindaci delle città più vicine alla Francia. Il motivo? La grande diffusione del Covid-19, anche nella sua variante inglese, in Costa Azzurra e nel Principato di Monaco, che per l’Unione Europea sono da considerarsi aree critiche per il numero di contagi. I nuovi positivi continuano a salire anche nell’Imperiese, soprattutto nell’intemelio proprio a causa della vicinanza con la Francia. Per questo, la Regione Liguria, di concerto con l’Asl1, ha destinato 5mila dosi di vaccino ai lavoratori frontalieri, che ogni giorno si recano oltralpe e rischiano più facilmente di contrarre il virus e trasmetterlo alle loro famiglie.