Censimento, tutti i numeri di una Liguria sempre più vecchia e con meno residenti

I dati sono riferiti al biennio 20i8-2019
Genova. Nel corso del 2018 e del 2019 l’Istat ha svolto le prime due rilevazioni del Censimento permanente della popolazione previsto dall’art. 3 della legge 221/2012. La realizzazione del censimento ha comportato un radicale cambiamento di strategia rispetto alla rilevazione diretta, esaustiva e a cadenza decennale su tutti gli individui e tutte le famiglie che ha caratterizzato i Censimenti fino al 2011. Il nuovo censimento si basa, infatti, sulla combinazione di rilevazioni campionarie e dati di fonte amministrativa trattati statisticamente, è realizzato ogni anno ed è inserito all’interno del Sistema Integrato dei Registri statistici gestito dall’Istat.
I dati resi disponibili riguardano gli anni 2018-2019 e sono stati ottenuti attraverso due indagini annuali sul territorio (una basata sulle liste anagrafiche e l’altra su un campione areale d’indirizzi), condotte su un campione di circa 2.800 comuni (di cui circa 1.100 coinvolti ogni anno e circa 1.700 che effettuano le rilevazioni con rotazione annuale). A queste indagini si affianca l’utilizzo di numerose fonti amministrative integrate, finalizzato al consolidamento dei risultati annuali riferiti alla totalità dei comuni italiani.
Tutti i dati dettagliati a livello di singolo comune sono consultabili, dal 15 dicembre 2020, su tre piattaforme caratterizzate da diverse funzionalità e contenuti: Data Warehouse tematico dei Censimenti permanenti (raggiungibile al link: http://dati-censimentipermanenti.istat.it/). Sono disponibili i dati per gli anni 2018 e 2019; le tabelle sono personalizzabili ed esportabili in formato .xls e .csv. Data Browser (link: http://esploradati.censimentopopolazione.istat.it/). Sono disponibili i dati in formato tabellare, sotto forma di grafici e mappe. I dati, riferiti agli anni 2018, 2019 e alla serie storica 1951-2011 (riportata ai confini territoriali del 2019) sono navigabili e visualizzabili per territorio e per tema ed esportabili in formato .csv. Mappe GIS (http://gis.censimentopopolazione.istat.it/). Sono disponibili elaborazioni cartografiche interattive per la popolazione residente in serie storica 1951-2019.
Di seguito viene riportata una breve presentazione dei risultati delle rilevazioni svolte in Liguria nel 2018 e nel 2019.
La popolazione censita in Liguria al 31 dicembre 2019 ammonta a 1.524.826 unità, con una riduzione di 8.154 abitanti (-5,3‰) rispetto all’anno precedente e di 45.868 abitanti (-3,7‰ in media annua) rispetto al Censimento 2011. I residenti diminuiscono, rispetto al 2011, in tutte le province. Le riduzioni maggiori si registrano a Genova e Savona (rispettivamente -4,4 e -4,2‰ in media annua). Più della metà dei residenti sono concentrati nella provincia di Genova, dove la densità abitativa nell’arco di otto anni sale da 1.765 a 2.574 abitanti per km2. Il comune più popoloso è Genova con 566 mila abitanti, quello più piccolo è Rondanina, in provincia di Genova, con 61 abitanti. La struttura per genere della popolazione residente si caratterizza per una maggiore presenza di donne, sono 794 mila, il 52,1% del totale. L’età media è 48,7 anni contro i 45,2 dell’Italia. Il confronto con i dati del Censimento 2011 evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione, con ritmi inferiori alla media nazionale. Tutte le classi di età sotto i 50 anni vedono diminuire il proprio peso relativo rispetto al 2011. Il comune più giovane è Ortovero, in provincia di Savona, con una età media di 43,3 anni; quello più vecchio è Fascia, in provincia di Genova, dove l’età media è pari a 66,1 anni. Nel periodo 2011-2019 la popolazione di cittadinanza straniera è aumentata del 2,9% in media ogni anno. I cittadini stranieri risultano in crescita in tutte le province, con punte più elevate a La Spezia (+4,0% in media annua) e Imperia (+3,6%). L’età media degli stranieri è più bassa di 15,2 anni rispetto a quella degli italiani (34,9 anni contro 50,1 nel 2019). Tra gli stranieri, l’indice di dipendenza, ovvero la quota di popolazione in età non lavorativa (con meno di 15 anni o con 65 anni e più) rispetto alle persone in età da lavoro (15-64 anni) è pari al 30,6%, mentre tra gli italiani è il 70,5%. Se ci si limita alla componente a carico in età 65 e più i precedenti valori sono, rispettivamente, 7,8% e 52,9%. Anche la popolazione straniera è sottoposta a un processo di invecchiamento, con un aumento della popolazione di oltre 50 anni concentrato nella classe di età 60-69 anni.
Nel 2019, poco meno della metà (45,0%) degli stranieri residenti in Liguria proviene dall’Europa, il 21,3% è originario di un paese africano mentre i cittadini di America e Asia rappresentano, rispettivamente, il 20,7% e il 12,9% del totale. I cittadini albanesi sono il 14,8% del totale degli stranieri residenti e costituiscono la comunità straniera più numerosa, seguiti da rumeni (14,3%) e dai cittadini dell’Ecuador (11,5%). Il rapporto di genere nella popolazione straniera è eterogeneo rispetto alle varie provenienze. L’incidenza della popolazione femminile prevale tra coloro che provengono dall’America Settentrionale (64,1%) e dall’Unione Europea (60,7%). Il 37,9% della popolazione con 9 anni e più ha un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di qualifica professionale, il 28,5% la licenza di scuola media e il 15,2% la licenza elementare. Le persone con un titolo terziario e superiore sono il 14,9%. Rispetto al 2011 è dimezzata la presenza degli analfabeti (da 0,8% a 0,4%) e sono diminuiti gli alfabeti privi di titolo di studio (dal 3,5% al 3,0%). Le persone con un titolo universitario e superiore sono aumentate dal 12,2% al 14,9%. Nella popolazione residente di 15 anni e più le forze di lavoro sono 691 mila, 18 mila in più rispetto al 2011 (+2,6%). L’incremento delle persone attive sul mercato del lavoro è dovuto alla crescita delle persone in cerca di occupazione (+38,0%), soprattutto fra gli uomini (+43,5%). In calo, invece, il numero delle persone occupate, nel 2019 sono 619 mila, 2 mila in meno rispetto al precedente Censimento (-0,4%). Il tasso di attività[1] è pari al 50,9%, 1,5 punti percentuali meno del corrispondente valore dell’Italia; gli occupati rappresentano il 45,6% della popolazione di 15 anni, come la media nazionale. Più basso il tasso di disoccupazione (10,5% Liguria e 13,1% Italia). Il mercato del lavoro presenta un forte squilibro di genere. Il tasso di occupazione maschile è al 53,5%, oltre quindici punti più elevato di quello femminile; il tasso di disoccupazione è pari al 9,2% e al 12,2%, rispettivamente per uomini e donne.