Vallecrosia, sindaco Biasi: «Io allenatore pro tempore di una squadra di cittadini che ora crede nel cambiamento»

27 gennaio 2021 | 09:00
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Sulla crisi di governo: «Perdita di tempo inammissibile»

Vallecrosia. «Credo che siano i classici giochi di palazzo e di potere. Ho la convinzione che l’incarico (di presidente del consiglio dei ministri, ndr) verrà riaffidato a Conte per cercare di recuperare di nuovo Italia Viva. Probabilmente Forza Italia è alla finestra che osserva le dinamiche, ma noi che siamo la periferia del nostro Paese, parlo sia da sindaco che da cittadino, stiamo subendo una perdita di tempo non ammissibile». A dirlo è Armando Biasi, sindaco di Vallecrosia, che ospite dello studio di Riviera24.it ha parlato dei cambiamenti della città che amministra e del difficile lavoro, suo, dell’amministrazione e degli uffici comunali per arrivare ad ottenere dei risultati. E non solo. Il suo nome, infatti, figura nella rosa di candidati alla presidenza della Provincia.

«Sono orgogliosissimo del lavoro che stiamo facendo – dichiara Biasi in merito ai lavori in corso a Vallecrosia -. Due anni e mezzo fa, quando ho iniziato il mio mandato, dissi ai miei concittadini che mi sarei impegnato per un cambiamento totale. Partecipando a bandi regionali, bandi statali, con un po’ di fortuna, abbiamo vinto più di venti bandi che ci hanno consentito di avere le risorse economiche per fare questo cambiamento: perché anche il miglior sindaco d’Italia, se poi non ha le risorse, il cambiamento non lo effettua». A Vallecrosia, invece, in virtù anche di interventi privati – come la riqualificazione dell’area dove un tempo sorgeva la ditta di caramelle Fassi e della vicina area ex Tonet – i cambiamenti sono molti e sotto gli occhi di tutti. E non solo, perché al fianco delle strutture private ne sorgeranno nuove pubbliche: scuola media, biblioteca, passeggiata a mare e giardini pubblici su tutti.

Ma, tiene a sottolineare Biasi, il cambiamento non è solo questo: «Ci deve essere un cambiamento culturale – spiega – Vallecrosia è sempre stata una città di passaggio, una città dormitorio in cui gli stessi cittadini avevano la convinzione di essere figli di un dio minore. Il mio grande lavoro è stato quello di far capire che se tutti noi, con me allenatore pro tempore, avessimo avuto la convinzione che Vallecrosia sarebbe potuta essere una città al pari di altre, insieme al rifacimento di grandi opere pubbliche ci sarebbe stato un cambiamento di visione. Il primo anno è stata durissima, ma adesso i cittadini cominciano ad apprezzare il bello, a tutelarlo e a fare attenzione che tutto funzioni». A dimostrazione del cambiamento culturale, c’è anche la formazione di un civ (centro integrato di via) che vede operatori economici riuniti per lavorare, insieme, allo sviluppo della città: un sodalizio fruttuoso, che ha portato sul territorio 200mila euro di bandi regionali da spendere in progetti, come la creazione di un infopoint turistico per dare slancio al commercio cittadino; un temporary management, come consulente, per supportare i commercianti nelle iniziative da intraprendere; un logo e lo sviluppo di un marketing cittadino attraverso la promozione sui sociale. E poi arredo urbano, filodiffusione permanente e installazione di schermi pubblicitari che potranno portare introiti da re-investire nella promozione.

Elezioni consiglio provinciale. A maggio si terranno le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale: tra i nomi più gettonati per ricoprire il ruolo di presidente c’è quello di Armando Biasi. «Credo che il presidente Abbo abbia lavorato fino ad ora molto bene – dice Biasi, che conferma – Mi è stato chiesto se poteva interessarmi, ma ho risposto che in prima battuta mi sto occupando con enorme impegno di Vallecrosia. Ho dato la mia disponibilità nel caso in cui con altri sindaci ci sia la volontà di lavorare insieme per il bene comune a prescindere dal ruolo di presidente». 

Sul Covid-19. «La provincia di Imperia ogni tanto rappresenta dei dati preoccupanti perché probabilmente essendo confinante con la Francia, che ha dei numeri ancora più preoccupanti dei nostri, con i frontalieri che vanno a lavorare al mattino e tornare la sera, magari si producono dei numeri importanti. Ma credo che l’aumento dei positivi sia anche legato al numero di tamponi che è cresciuto molto», spiega il sindaco di Vallecrosia, che sul suo territorio, nell’ex mercato dei fiori, ha accolto il servizio di tamponi “drive through” dell’Asl1.

«Quello che mi preoccupa più di tutto è la tenuta socio economica. Secondo me non abbiamo ancora veramente ben colto a cosa stiamo andando incontro – conclude Armando Biasi, preoccupato per «l’incremento esponenziale» di persone che bussano alla porta del Comune in cerca di aiuto: «L’incremento è correlato alla mancanza del lavoro: la cassa integrazione finta, il lavoro che in realtà è bloccato ha visto le persone rimanere a casa, per cui c’è difficoltà ad avere un reddito e a pagare gli affitti. La Regione ha fatto il suo con tutta una serie di finanziamenti, ma sono talmente pochi rispetto al vero bisogno. Oggi siamo in una fase in cui l’emotività legata alla cura del Covid ci distrae da quelle che sono le spese che stiamo facendo a favore del Covid senza però pensare a quello che deve essere il percorso della ricrescita lavorativa: quando questa fase emotiva verrà meno e ci troveremo, come in una guerra, le macerie economiche, credo che o si cambia il modello della nostra economica o si dovranno azzerare i debiti reali dei governi, se no credo che torneremo al baratto».