Sanremo. Una intervista rilasciata al Fatto Quotidiano dal jazzista Lino Patruno, ex componente de “I Gufi”, riaccende i riflettori sul caso della morte di Luigi Tenco, rinvenuto cadavere nella sua stanza dell’Hotel Savoy a Sanremo durante l’edizione del 1967 del Festival.
«Lavoravo alla Ricordi – dice Patruno al quotidiano diretto da Marco Travaglio – Luigi veniva spesso nel mio ufficio. Il nostro argomento principale, se non unico, erano le donne. Una fissa. Durante quel maledetto Sanremo, aveva problemi: stava con una tizia legata al clan dei Marsigliesi, un giro pericoloso. Per me non si è ucciso. E non sono l’unico a pensarlo».
Nel 2006 fu confermata l’ipotesi iniziale di suicidio.