«L’ignorante afferma, il saggio pensa»: Amadeus replica all'”affaire figuranti” e posta il Dpcm
All’Ariston si procede con l’allestimento della scenografia ma all’esterno non è ancora tempo per indicare le date del Festival
Sanremo. Festival al tempo del Covid, la polemica è social. Mentre a Roma la Rai è trincerata in uno strategico silenzio stampa da quando è scoppiato il caso del pubblico figurante, nella giornata di oggi Amadeus è tornato a esprimersi con post velati, ma non troppo.
Il primo questa mattina, quando il direttore artistico della kermesse ha pubblicato in una stories su Instagram le faq del Dpcm attualmente in vigore che alla domanda: “Le trasmissioni televisive, in diretta o registrate, possono svolgersi in presenza di pubblico (comparse, figuranti, ospiti)?” risponde con “Si, in quanto alle trasmissioni televisive non si applica il divieto previsto per gli spettacoli perché la presenza di pubblico in studio rappresenta soltanto un elemento coreografico o comunque strettamente funzionale alla trasmissione“.
Nel pomeriggio un altro post emblematico : “L’ignorante afferma, il colto dubita, il saggio pensa”. A chi si rivolge Amadeus? Forse al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che a “puffo” se ne è uscito twittando: «Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema». Chissà.
Messe per un attimo da parte le scaramucce da social e tornando alla Città dei Fiori, il sindaco Alberto Biancheri è in costante contatto con i vertici Rai e con lo stesso Amadeus con il quale ha avuto occasione di parlare quando le voci di corridoio hanno fatto intendere in che grossa difficoltà fosse il conduttore. Il suo Festival della normalità o della rinascita sembra a un passo dal tramontare, a favore di un altro Festival tutto da reinterpretare. Gli occhi però sono puntati sul protocollo della sicurezza che Rai, di comune accordo con il Comitato tecnico scientifico, sottoporrà alle autorità locali la prossima settimana. Un protocollo che dovrà stabilire le procedure da seguire all’interno e fuori dell’Ariston.
Sanremo ha già dimostrato tutta la sua buona volontà, annullando alla prima istanza ricevuta il progetto del mega palco in piazza Colombo. Ma non basta. Via Matteotti, gli alberghi, le piazze della movida. Come ci si dovrà comportare per scongiurare assembramenti in mondo visione? Questo è il tema che tiene tutti con il fiato sospeso e che travalica la querelle della presenza del pubblico in teatro.
Intanto, all’Ariston i lavori per l’allestimento della scenografia proseguono come da programma. Eppure un dettaglio colpisce la vista passando da via Matteotti: sotto la scritta Festival della Canzone Italiana manca ancora l’indicazione delle date ufficiali, “dal 2 al 6 marzo”. Scaramanzia?