Imperia, lavori al campo di atletica interviene Fdi: «Uno spreco di denaro pubblico»

Il Tar boccia l’aggiudicazione dell’appalto ma secondo l’assessore Vassallo i lavori possono continuare
Imperia. «L’assessore allo Sport Simone Vassallo invece di spiegare i motivi dell’annullamento da parte del Tar Liguria dell’atto di aggiudicazione della gara d’appalto per i lavori di riqualificazione del Campo di Atletica che condanna il Comune di Imperia ad un risarcimento di 15mila euro, liquida la questione come “vizio burocratico” e si vanta comunque della bontà dell’operazione economica», il Circolo di Imperia di Fratelli d’Italia, pur non avendo propri rappresentanti in consiglio comunale, interviene nella polemica.
«Il Comune -prosegue la nota – ha indetto una gara d’appalto per la “ripavimentazione” della pista di atletica, al fine di ottenere le certificazioni Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) che in una sua circolare è molto puntuale e tecnica nel descrivere il tipo di intervento necessario, come un disciplinare di qualità. La commissione giudicatrice della gara ha invece affidato i lavori ad una azienda che non ha mai dichiarato che i materiali utilizzati siano idonei o addirittura qualitativamente superiori a quanto richiesto dalla Fidal, valutando come preminente l’impatto del ribasso d’asta, non curandosi minimamente della circolare della Federazione Italiana di Atletica Leggera».
«Ora, che il Tar faccia una rilevazione nel merito della qualità, ancorché di mera mancanza di documentazione allegata, a noi pare un difetto di metodo nella gestione della trasparenza in una procedura pubblica emanata dal Comune di Imperia. Inoltre, “risparmiare” 165mila euro in un lavoro che non rispetta le caratteristiche fondanti per cui è stato proposto, non vorremmo si tramutasse in uno spreco di denaro pubblico, visto che il rischio è di avereuna pista di atletica che non potrà ospitare gare ufficiali della Federazione e, quindi, da rifare a breve, sospetto che, con un ribasso d’asta del 38,718% rispetto ai costi stimati, rimane più che legittimo», conclude il comunicato del partito della Meloni.