Festival incerto, si alza la voce della Lega: «Farlo a marzo conviene solo alla Rai, Sanremo perde tutto»

22 gennaio 2021 | 12:08
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Festival incerto, si alza la voce della Lega: «Farlo a marzo conviene solo alla Rai, Sanremo perde tutto»

Il capogruppo in consiglio comunale Daniele Ventimiglia lancia un appello al sindaco Biancheri: Pensare prima alla città e alla nostra provincia

Sanremo. «Slittare il Festival a tutti i costi a maggio o fine aprile, perché farlo a marzo conviene solo alla Rai: a Sanremo, ai ristoratori, albergatori e commercianti della provincia di Imperia, rimarrebbero le briciole in un periodo fortemente complicato per tutti», è questo in estrema sintesi l’appello lanciato dal capogruppo della Lega in consiglio comunale Daniele Ventimiglia che si rivolge così al sindaco Alberto Biancheri e all’assessore al Turismo Giuseppe Faraldi per chiedere una svolta a tutela della città: un Festival senza pubblico ed eventi collaterali rischia di azzerare le ricadute positive sul territorio. E allora – dice Ventimiglia – perché non rinviare per salvare capra e cavoli: le ricadute che il Festival dovrebbe portare sull’economia locale e l’auspicato ritorno alla normalità di questa 71° edizione, così come desiderato dal direttore artistico Amadeus.

Nelle ultime ore sono in molti a chiedere lo slittamento della manifestazione di punta del calendario eventi sia di Palazzo Bellevue che della stessa Rai. Oltre a Ventimiglia, il rinvio in attesa di tempi migliori lo vorrebbero gli artisti (da ultimo Albano), i rappresentanti delle case discografiche, dei cinema e dei teatri vessati dalle chiusure forzate. «Un Festival con un platea composta di figuranti pagati per applaudire o addirittura senza pubblico, un Festival blindato, inserito in una “red zone” inavvicinabile, un Festival senza eventi collaterali… ma che Festival sarebbe?».

Ventimiglia rilancia per ripotare la questione date al centro del dibattito: «Dal mio personale sondaggio tra i commercianti di Sanremo è emerso che maggio potrebbe essere un mese ideale in cui ricollocare il Festival. Alla pari di novembre, è calcolato dalle attività come un periodo di fiacca dal punto di vista commerciale. Perché non aspettare qualche settimana in più – continua il capogruppo della Lega -, quando la campagna vaccinale avrà dato maggiori frutti e saremo verosimilmente fuori dalle restrizioni dettate dai Dpcm in vigore fino al 5 marzo. Inoltre, è noto a tutti che con l’avvicinarsi della stagione estiva si assiste a un calo fisiologico dell’indice dei contagi. E allora perché non rinviare?».

La questione dovrebbe tornare ad animare la politica legata all’amministrazione comunale prossimamente. Prima delle parole, Ventimiglia era partito dai fatti depositando un’interrogazione urgente da discutere in consiglio comunale. Archiviata la questione “nave bolla”, l’esponente della Lega, insieme al consigliere Isaia, chiedono un chiarimento sia sulla presenza o meno del pubblico all’Ariston (Amadeus ha più volte ribadito come un Festival senza sarebbe “impensabile”) che sulle istanze provenienti dalle categorie, le quali preferirebbero un rinvio per non perdere un’occasione così importante di rilancio.