Festival di Sanremo, presidente Toti raccoglie appello sindaco Biancheri e dichiara: «Ariston può ospitare figuranti»
«Non trasformiamo tutto in una guerra tra fazioni: Sanremo è un pezzo della nostra storia e anche un’opportunità che crea occupazione»
Genova.«Al netto del fatto che in Italia in questo momento abbiamo problemi ben più gravi da affrontare, credo sia necessario dire qualcosa sul Festival di Sanremo poiché si svolge nella mia Liguria con importanti ricadute economiche sul nostro territorio e non solo. Raccolgo l’appello del sindaco Biancheri, preoccupato che la mancata realizzazione del Festival porti il Comune al default e gravi danni agli alberghi, e ribadisco l’importanza di usare il buonsenso invece di prendere decisioni sull’emotività, in questo come in ogni altro caso». A dichiaralo è il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, vista la continua polemica sulla realizzazione del Festival di Sanremo in emergenza Covid-19 alimentata oggi dal tweet del ministro di Beni culturali e Turismo Dario Franceschini.
«Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro Roberto Speranza (ministro della Salute ndr), il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile», ha scritto sui social Franceschini. Una decisione, quella del ministro, che sembra allontanare la possibilità di realizzare il Festival stesso, visto che più volte i conduttori Amadeus e Fiorello hanno dichiarato che senza pubblico (reale o pagato) la kermesse è impensabile.
«L’Ariston durante il Festival dovrebbe essere inquadrato come “studio televisivo” – spiega però Toti – Perché ospita un programma destinato alla tv e non uno spettacolo teatrale. Quindi secondo il Dpcm, al pari di qualsiasi studio, può ospitare i figuranti. Basta fare zapping per vedere che funziona così per molte trasmissioni in onda in questi mesi, alcune realizzate anche nei teatri».
«Vista l’importanza dell’evento – aggiunge il governatore ligure – Come Regione abbiamo subito messo a disposizione della Rai la nostra task force epidemiologica per lavorare a ogni soluzione possibile affinché si realizzi in totale sicurezza, anche se credo che la decisione definitiva debba essere presa aspettando di vedere i prossimi dati sull’andamento della pandemia. Però non trasformiamo tutto in una guerra tra fazioni: Sanremo oltre a essere uno spettacolo televisivo è un pezzo della nostra storia e anche un’opportunità che crea occupazione. E in questo periodo già drammatico non è un aspetto da sottovalutare per chi dovrà decidere se realizzarlo».