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Covid, l’appello di Asamsi: «Vaccinare quanto prima non solo i disabili gravi ma anche i loro caregiver»

30 gennaio 2021 | 16:00
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Covid, l’appello di Asamsi: «Vaccinare quanto prima non solo i disabili gravi ma anche i loro caregiver»

«Chiedere ulteriori sacrifici alle persone con disabilità non è più ammissibile»

Genova.ASAMSI (Associazione per lo studio dell’Atrofia Muscolare Spinale Infantile) si è fatta promotrice di un’iniziativa, appoggiata da 20 associazioni di persone con disabilità gravi, affinché vengano inclusi come prioritari nel piano vaccinale non solo i disabili gravi ma anche i loro caregiver.

Ha quindi sollecitato tutti i presidenti di Regione e rispettivi assessori alla Sanità affinché inseriscano al più presto anche i caregiver nel piano vaccinale, così come fatto dalla Regione Abruzzo, e inviato una lettera al Ministero della Salute – co-firmata dalle altre Associazioni – perché vi siano chiare direttive nazionali.

«Tantissime persone non autosufficienti in questo periodo hanno fatto e stanno facendo delle rinunce pesanti dovute all’emergenza sanitaria, limitando i propri bisogni – anche essenziali –, facendo le cose con meno supporto, e questo ovviamente si aggiunge a tutti gli altri problemi psicologici e economici causati dalla pandemia. Sottolineiamo infatti che le persone con gravi disabilità non si possono isolare totalmente e i loro atti quotidiani della vita come alzarsi dal letto, vestirsi, mangiare, farsi una doccia dipendono dallo stretto contatto fisico con i caregiver.

Chi aveva la fortuna di poter contare su un minimo aiuto esterno ha dovuto rinunciarvi per la paura del contagio, gravando così per l’assistenza sui soli conviventi, familiari o partner. Chi invece non aveva modo di appoggiarsi alle persone conviventi ha dovuto rischiare il contagio accogliendo personale esterno, rischio spesso non scongiurato e che li ha portati a contrarre il virus. Dare quindi la possibilità eventualmente ai soli disabili gravi di vaccinarsi senza considerare anche i loro caregiver sarebbe l’ennesima dimostrazione da parte delle istituzioni di non avere ben chiare le condizioni di vita quotidiana delle persone non autosufficienti. Chiedere ulteriori sacrifici alle persone con disabilità non è più ammissibile» – fa sapere Asamsi.

«Come Asamsi abbiamo da sempre a cuore le problematiche delle persone non autosufficienti, che in questo periodo di emergenza sappiamo essere state dimenticate più del solito. Per questo motivo porteremo avanti il nostro appello in maniera determinata fino a quando non sarà stato recepito dalle istituzioni. Speriamo di avere risposte concrete a breve» – dice Valentina Baldini, presidente dell’Associazione Asamsi.