Coronavirus, nuova “stretta” in Francia. Si temono code alle frontiere

A seguire passo passo l’evolversi della situazione è Roberto Parodi del Fai Frontalieri Intemelii
Ventimiglia. Tamponi rapidi per chi atterra in Francia con l’aereo, frontiere aperte solo a lavoratori e persone che si spostano per necessità. Dalla mezzanotte di domenica è prevista, come annunciato dal presidente Emmanuel Macron, una nuova stretta che rischia di formare lunghe code, a partire da lunedì, anche alla frontiera italo-francese.
Le nuove misure imposte per contenere i numeri, purtroppo crescenti, dei contagi da Covid-19, fanno tremare soprattutto i lavoratori frontalieri. Anche perché, stando a quanto si apprende, i lavoratori dovranno avere con sé un’autocertificazione con timbro e firma del proprio datore di lavoro: ma il modello da compilare, al momento, non si trova ancora e procurarselo nel weekend, con gli uffici chiusi, sarebbe impossibile.
A seguire passo passo l’evolversi della situazione è Roberto Parodi del Fai Frontalieri Intemelii: «Da domenica a mezzanotte per entrare in Francia bisogna obbligatoriamente avere un test pcr fatto nelle 72 ore precedenti. Sono esclusi dai test il trasporto merci e i lavoratori frontalieri – spiega – Ora sorge il problema per autocertificate di essere lavoratori è certo che ci andrà. Il problema è che c’è il weekend e la maggioranza dei nostri Frontalieri non lavora. Il quesito come si farà, lunedì mattina, a giustificare questo? Al momento sto seguendo sia le ambasciate che il governo francese per vedere se una nuova autocertificazione sarà disponibile in giornata. In ogni caso, facilmente lunedì mattina ci saranno controlli con relative code».