Coronavirus, didattica in presenza al 50% dal 7 gennaio. La conferma del premier
Sempre secondo fonti romane, non è escluso che il governo centrale emani un provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio
Roma. Non ci sarebbero dubbi, né tentennamenti: gli studenti torneranno a scuola dopo l’Epifania. Stando a quanto appreso dall’agenzia Ansa, nel corso del vertice con i capidelegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e membri del Cts, il premier Giuseppe Conte avrebbe affermato che la didattica in presenza al 50% nelle scuole deve ripartire dal 7 gennaio.
La riunione era stata convocata per fare un punto sull’emergenza Covid in vista della scadenza delle misure restrittive messe in campo per le festività.
Sempre secondo fonti romane, non è escluso che il governo centrale emani un provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio: ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell’ultimo Dpcm. E’ una delle ipotesi – scrive sempre l’agenzia Ansa – che sarebbe stata sul tavolo del vertice. Tale provvedimento potrebbe contenere misure che saranno applicate a livello nazionale, aldilà del sistema delle fasce.
In particolare: nel week-end del 9 e 10 gennaio in tutta Italia saranno in vigore le misure previste per la zona arancione come le chiusure di bar e ristoranti anche a pranzo, ma aperti solo per la vendita da asporto.
Dal 7 gennaio e fino al 15, data di scadenza dell’ultimo dpcm, viene consentito lo spostamento tra le regioni solo per ragioni di necessità.
Si pensa ad una proroga del divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi.