Ventimiglia, Isnardi (Fdi) contro cacciata dei francesi: «Perché impedire la loro entrata in Italia?»

16 dicembre 2020 | 10:00
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Ventimiglia, Isnardi (Fdi) contro cacciata dei francesi: «Perché impedire la loro entrata in Italia?»

Da ieri i francesi assaporano (in Francia) più libertà, ma provvedimenti italiani non consentono l’espatrio se non per giustificati motivi

Ventimiglia. Francesi rimandati indietro dagli Alpini ai valichi di frontiera di Ponte San Ludovico e Ponte San Luigi: il coordinatore cittadini di Fratelli d’ItaliaIno Isnardi non ci sta e punta il dito contro chi ha permesso la “cacciata” dei francesi, clienti abituali della città di confine.

«Parlo come coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia di Ventimiglia, ma anche come commerciante seriamente preoccupato – dichiara Isnardi -. Il 2020, lo sappiamo, è stato un anno estremamente penoso per tutti, e come dalle altri parti il Covid 19 ci ha tolto almeno sei mesi di incassi  le spese invece stranamente sono rimaste tutte!). Qua al confine e per le zone limitrofe però, la crisi si è fatta sentire in modo schiacciante, per ragioni che non possiamo non considerare. Mi riferisco in particolare alla disastrosa alluvione che circa due mesi fa ci ha messo a dura prova, ma soprattutto al fatto che la nostra zona ha subito un danno economico decisivo essendo stata compromessa la linea vitale del proprio commercio, cioè il turismo e i quotidiani acquisti dei nostri vicini francesi».

«Il deconfinamento da parte della Francia previsto per il periodo pre natalizio ci ha fatto sperare almeno in una parziale ma fondamentale ripresa del provatissimo tessuto commerciale – aggiunge Isnardi -. Eravamo pronti: afflusso controllato, negozi a norma, orari bar ridotti, distanziamento rispettato, tutti seriamente coscienti delle norme anti Covid, ma allora perché qualcuno ha impedito l’entrata in Italia dell’ormai unica nostra fonte di guadagno? Chiedo agli organi competenti su quali ragioni e su quali normative da ieri in frontiera i nostri militari impediscano proprio l’entrata dei vicini francesi che ripeto, da sempre per Ventimiglia rappresentano la principale forza di acquisto. Impedirne l’afflusso è per tutti i nostri commercianti una condanna, molti di noi chiuderanno le serrande anche per questa ultima restrizione non contemplata. Dunque, chi ne risponderà?».

Se ieri la Francia è tornata a respirare con l’allentamento delle misure del lockdown e la possibilità per i francesi di spostarsi anche oltre i 20 km dalla loro residenza (come invece era stato imposto finora), le regole cambiano in Italia. Per il dpcm del governo Conte, infatti, si può entrare in Italia se si ha una motivazione valida (lavoro, salute, ecc) o se si è effettuato un tampone, con risultato negativo, nelle 72 ore precedenti l’ingresso. Fino al 7 gennaio, dunque, i francesi che vorranno “sfidare” i provvedimenti del governo centrale, potranno farlo ma a loro rischio e pericolo, in quanto acquistare nei negozi italiani, anche se conveniente dal punto di vista economico, non è considerata una valida ragione per espatriare.