Sanremo, Palasalute ostaggio dei tribunali. Cinque anni fa l’inaugurazione mancata

6 dicembre 2020 | 12:10
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Sanremo, Palasalute ostaggio dei tribunali. Cinque anni fa l’inaugurazione mancata

La struttura di via San Francesco è quasi pronta. Su un appalto da 12 milioni mancano opere per appena 500 mila euro

Sanremo. Doveva essere inaugurato nel 2015 il nuovo Palasalute di via San Francesco, quasi pronto ma inaccessibile, ostaggio di un contenzioso tra ditta appaltatrice (fallita) e l’Asl1 che si è concluso solo un paio di mesi fa con la rescissione del contratto e la riconsegna del cantiere nelle mani della direzione sanitaria imperiese.

Le storia del Palasalute sanremese rientra tra i classici di un’Italia anomala, dove strutture pubbliche nuove di zecca, finanziate e a cui manca poco per essere terminate, devono attendere anni, se non decenni, per vedere la luce. Un’anomalia che grida vendetta se si pensa all’utilità che avrebbe potuto avere il Palasalute in questo periodo di emergenza sanitaria, con l’ospedale Borea convertito interamente a Covid Hospital.

Dopo tre anni di battaglie legali presso il tribunale di Viterbo dove si è discusso il fallimento della ditta appaltatrice, l’Asl1 solo di recente è riuscita a rientrare in possesso dell’edificio rescindendo il contratto d’appalto. Su 12 milioni di euro di lavori effettuati, all’appello mancano opere per appena 500 mila euro, per altro già disponibili in cassa e pronti per essere spesi.

All’interno il Palasalute è già una meraviglia, anche se l’aspetto esterno ha ricevuto non poche critiche. Ospiterà la sede di tutta una serie di servizi temporaneamente dislocati da Asl1 presso il Palafiori di corso Garibaldi. Vi si sposteranno gli ambulatori di via Carli (dove l’Asl è in affitto presso locali privati), il centro prelievi, consultori e vi saranno trasferiti parte degli ambulatori ospedalieri come avvenuto nel caso del Palasalute di Imperia.

I prossimi passi prevedono la stesura dello “stato di consistenza”, una procedura formale prescritta dal codice degli appalti nei casi in cui intervenga la rescissione anticipata del contratto. Per le opere mancanti dovrebbe essere bandita una nuova gara d’appalto entro la fine dell’anno, con inizio lavori previsto nei primi mesi del nuovo. Entro la fine del 2021 si spera nell’apertura.