Sanremo, albero di Natale composto da siringhe. La condanna del Movimento Imprese Italiane
«La decisione presa dal comune di Sanremo è vergognosa e raccapricciante»
Sanremo. Riguardo alla polemica scaturita oggi circa la copertura dei new jersey antiterrorismo per le vie di Sanremo, e in particolare su quelli in cui vi sono raffigurate con teli di plastica delle siringhe che vanno a formare un albero di Natale, il Movimento Imprese Italiane condanna totalmente «la decisione presa dal comune di Sanremo in quanto vergognosa e raccapricciante».
«È stato detto dall’assessore al turismo Giuseppe Faraldi che era stata fatta una proposta al comune per quanto concerneva la decorazione dei cubi antiterrorismo con un tema umoristico-natalizio che è stata accolta con piacere», dichiara Maurizio Pinto, presidente del Movimento Imprese Italiane. «Ebbene Alessio Graglia ed io, insieme a tutto il direttivo del Movimento – aggiunge – Ci domandiamo quale piacere si possa provare a guardare quel cubo scoprendo che è stato violentato in questa maniera il simbolo del Natale, l’albero riempito di siringhe che simboleggia la prossima imminente campagna di vaccinazione anti Covid-19!».
Pinto risponde poi direttamente all’assessore Faraldi: «Qui non è assolutamente questione di gusto, ma se mai di cattivo gusto da parte di chi ha avvallato questa scelta scellerata». E ancora: «Di quale tipo di umorismo stiamo parlando dato che stiamo attraversando un periodo storico in cui i cittadini italiani vengono repressi, oppressi, impauriti e hanno all’orizzonte, in un futuro prossimo, lo spettro di un obbligo vaccinale assolutamente illegittimo e del tutto anti costituzionale?».
«Gradiremmo avere dei chiarimenti in merito da parte del Comune di Sanremo e da parte dell’assessore al turismo Faraldi – conclude Pinto – Forse questo è un incentivo per il turismo sanremese? Nonostante vogliate raccontarcela in altro modo a noi, e a tantissime persone di Sanremo, questo è sembrato l’ennesimo tentativo mediatico di persuasione fatto nei confronti delle persone per farsi che si convincano a fare il vaccino».