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Omicidio Ventimiglia, trovata l’auto della vittima. Continuano le indagini dei carabinieri

Impronte digitali e campioni biologici potrebbero condurre agli assassini o a persone coinvolte nell'efferato delitto

Ventimiglia. E’ stata rinvenuta alla periferia di Mentone, nella vicina Francia, l’auto, una Mercedes Classe A, in uso a Joseph Fedele: il 67enne cittadino francese di origini italiane vittima di un efferato omicidio, il cui cadavere è stato trovato lo scorso 21 ottobre in frazione Calvo di Ventimiglia in un canale di scolo delle acque piovane.

Proseguono dunque a ritmo serrato le indagini sul caso da parte dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Imperia. Secondo quanto ricostruito fino ad ora, Fedele avrebbe raggiunto l’Italia con a bordo della Mercedes Classe A ultimo modello di colore bianco il giorno in cui si sono perse le sue tracce. Sull’auto, così come nel luogo in cui il corpo è stato ritrovato, i militari dell’Arma hanno eseguito accertamenti tecnici finalizzati all’esaltazione di impronte digitali, ma soprattutto all’individuazione di campioni biologici: gli inquirenti sono fiduciosi in ordine alle possibilità di campionamento di questi ultimi nonostante lo “scambio” di tracce con l’ambiente, anche infinitesimali, è sistematico in ogni circostanza. I rilievi sono stati svolti congiuntamente da personale specializzato dell’Arma e delle forze dell’ordine francesi, che collaborano sin dal primo momento con quelle italiane.

Sulle indagini permane il più stretto riserbo da parte dell’autorità giudiziaria e dei carabinieri, pur non potendo escludere che l’esito delle attività tecniche – unito agli elementi che sembrano essere stati raccolti durante il “disboscamento” di lunedì scorso, durato diverse ore – potrebbe dare un nome a soggetti che hanno avuto un ruolo chiave sia nelle ultime ore di vita del Fedele, sia nella morte.

Chi ha ucciso Fedele, sparandogli in testa diversi colpi d’arma da fuoco, ha poi preso la Mercedes della vittima e l’ha abbandonata a Mentone, forse per depistare gli inquirenti. Gli interrogativi ancora aperti sul caso sono molti: il fatto che in tasca all’uomo siano stati trovati 1000 euro in contanti fa escludere il movente della rapina. Allora perché Joseph Fedele è stato ucciso? L’uomo aveva precedenti penali relativi a un giro di droga. Nel 2014 era stato condannato a 8 anni di carcere in Francia, perché trovato in possesso, nel 2012, di 5 chilogrammi di cocaina che i gendarmi avevano rinvenuto all’interno del suo ristorante a Beausoleil dove, tra l’altro, aveva organizzato anche partite di poker truccate. In quell’occasione era stato condannato a 4 anni anche Eric Esposito, marsigliese di 55 anni, ritenuto il fornitore di Fedele. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti francesi, il 67enne rivendeva la droga a numerosi clienti tra il principato di Monaco e l’Italia.

Per raccogliere altri dettagli utili all’inchiesta, la Procura di Imperia ha anche disposto una perizia balistica che servirà per capire dove sono stati esplosi i proiettili.

Il cerchio potrebbe presto chiudersi e condurre i carabinieri all’arresto degli assassini di Joseph Fedele.

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