Imperia, incarico a ditta del consigliere Falbo. Savioli e Lanteri: «Scelga tra appalto e poltrona»
Per i due esponenti dell’opposizione, Falbo, nelle vesti di consigliere, sarebbe incompatibile
Imperia.«Altro che diffamazione, troviamo imbarazzanti e sicuramente ipocrite le affermazioni del consigliere Faldo», a dichiararlo sono i consiglieri di opposizione Savioli e Lanteri che tornano, a margine del consiglio comunale, sul caso dell’appalto affidato da una società del Comune alla ditta del consigliere di maggioranza.
«Lei dichiara che la sua azienda privata che si è appena aggiudicata l’appalto del servizio pulizie indetto dalla società Seris, partecipata 100% del Comune (passaggio che lei stesso ha votato), farà risparmiare soldi pubblici all’amministrazione. La norma pare chiara, art. 63 comma 1 n. 2 del Decreto Legislativo n. 267/2000 Testo Unico degli Enti locali prevede l’incompatibilità alla carica di consigliere comunale per “colui che, come titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento ha parte, direttamente o indirettamente, in servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti, nell’interesse del comune”.
Caro consigliere – continuano Savioli e Lanteri – non è incompatibile forse partecipare ma sicuramente lo è rimanere in carica come consigliere dopo l’aggiudicazione alla sua ditta….tra l’altro aveva già agito bene la prima volta, non si prenda ora appalto e poltrona! – , resterà sempre il fatto che sicuramente non è di buon gusto e inopportuno, nonostante “gli ottimi sconti” della sua azienda, Le ricordiamo che è titolare di una ditta privata e non pubblica pertanto i profitti più o meno vantaggiosi vanno comunque sempre in tasca al privato. Con gli sconti come li chiama lei abituali della sua ditta sicuramente non avrà problemi ad aggiudicarsi altri appalti in altri Enti dove lei non ricopre alcuna carica pubblica.
Nulla di personale verso la sua persona e la sua azienda che rispettiamo come molte altre che danno lavoro ed occupazione», concludono i consiglieri Alessandro Savioli e Luca Lanteri.