Covid, Liguria classificata ad “alto rischio”. Toti: «Schema di analisi non coerente con la realtà, giudizio falsato nei presupposti»

«Liguria tra regioni migliori d’Italia per i dati di ospedalizzazione, per l’incidenza e per il valore di Rt»
Genova. «L’Istituto Superiore di Sanità ha classificato la Liguria a rischio alto. È una scelta che condivido poco ed è chiaro il perché: siamo al quarto posto tra le regioni per bassa incidenza del virus, con un’incidenza su 10mila abitanti che è passata da 8 nel periodo di picco più di un mese fa a 1,8 di oggi, stabile nell’ultima settimana, e abbiamo un Rt tra i più bassi d’Italia. La colpa è del metodo che contestiamo da tempo e che tiene conto variazioni percentuali e non delle quantità assolute. Certamente essere tornati in zona gialla ha prodotto una variazione percentuale pari a 0,1% di alcuni parametri: questo ha determinato la valutazione dell’Iss che procede secondo un’analisi percentuale e non dei numeri assoluti. Credo sia uno schema di gioco e di analisi non coerente con la realtà e di cui avevamo chiesto una modifica già a novembre. Resta il fatto che la Liguria per i dati di ospedalizzazione, per l’incidenza e per il valore di Rt è una delle migliori d’Italia e credo che sia un giudizio falsato nei presupposti quello che procede alla classificazione a seconda delle variazioni percentuali. In questi giorni prenatalizi in cui la Liguria è stata in fascia gialla i comportamenti possono produrre un innalzamento dell’Rt, ma l’importante è che resti sotto controllo com’è oggi, indubitabilmente». Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha fatto il punto sull’emergenza Covid.
«Anche i dati sono coerenti con la discesa continua del virus – aggiunge Toti – e anche del numero degli ospedalizzati. Coerentemente, scende anche il numero totale di casi positivi sul territorio (-112 rispetto a giovedì) e il numero di cittadini isolati al domicilio, che sono 6.680 persone (-498 unità rispetto a giovedì). Calano anche gli ospedalizzati di 29 pazienti: siamo scesi sotto la soglia degli 800 ricoverati che ci eravamo prefissati e che abbiamo raggiunto».
«Abbiamo purtroppo – aggiunge Toti – un numero ancora alto di morti, alcuni dei quali deceduti nei giorni scorsi, anche a novembre, ma registrati ora. E’ un elenco lungo che purtroppo si trascina da tempo e dipende dall’età media elevata dei nostri pazienti».
Il professor Matteo Bassetti, direttore Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino: «Al Policlinico San Martino è partito uno studio randomizzato controllato che aspettavamo da 8 mesi. Possiamo quindi arruolare pazienti cui somministrare il Favipiravir che è un farmaco antivirale. Dalla prossima primavera inoltre partirà un altro studio sul Molnupiravir e parteciperemo anche ad uno studio randomizzato controllato greco-italiano su un altro farmaco, questa volta antinfiammatorio, l’Anakinra».
Ecco le slide illustrate dal professor Filippo Ansaldi, responsabile Prevenzione Alisa-Azienda ligure sanitaria: le slide.