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Consiglio regionale, punto nascita a Sanremo e ospedale unico tra i punti all’ordine del giorno

7 dicembre 2020 | 15:23
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Consiglio regionale, punto nascita a Sanremo e ospedale unico tra i punti all’ordine del giorno

Affrontati diversi temi

Genova. Nella mattinata di oggi si è svolto il Consiglio regionale. Sono stati affrontati diversi temi:

Adeguamento dell’ordinamento interno del Consiglio regionale
Con 19 voti a favore (maggioranza di centro destra) e 12 contrari (minoranza) il Consiglio ha approvato la proposta di legge n.10. Il provvedimento aggiorna alcuni aspetti organizzativi di funzionamento dell’Assemblea legislativa, soprattutto in relazione alla presenza nelle commissioni dei consiglieri che costituiscono monogruppi e alle eventuali
assenze alle sedute di Consiglio e commissioni legate all’emergenza Covid e adegua la tempistica sulla rinuncia all’indennità differita. Il testo prevede che, nel caso di monogruppi, per quanto riguarda le sedute di commissione la trattenuta del 2,5% sull’indennità di carica scatta a partire dalla quinta assenza e non dalla terza in ogni mese. Le assenze dei consiglieri o degli assessori che derivano da malattia, quarantena, isolamento fiduciario o altre cause di impedimento conseguenti al Covid-19 sono equiparate al ricovero ospedaliero. L’Ufficio di presidenza valuterà l’adeguamento della documentazione fornita. Viene confermata la modalità di tassazione della indennità differita.

Approvato con 18 voti a favore (maggioranza di centro destra), 12 contrari (minoranza) un emendamento di Muzio che prevede che le risorse recuperate dalla soppressione della figura del portavoce del presidente del Consiglio regionale e dall’adeguamento alla normativa nazionale sui contratti dell’Ufficio stampa (il relativo emendamento su questi due punti sempre di Muzio era stato approvato nella seduta precedente, ndr) siano utilizzate per il personale dell’Ufficio di presidenza in quanto organo di rappresentanza di tutto il Consiglio regionale. Approvato all’unanimità un emendamento di Muzio che chiede la dichiarazione di urgenza, cioè l’immediata esecutività del provvedimento.

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno), dopo avere ricordato che il gruppo aveva votato a favore del documento licenziato dalla competente commissione consiliare, ha annunciato voto contrario in Consiglio in quanto erano stati presentati in Consiglio alcuni emendamenti senza consentire approfondimenti.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha criticato il metodo adottato dalla maggioranza, in particolare il consigliere ha polemizzato per il fatto che gli emendamenti sono stati presentati dall’Ufficio di presidenza e che non è stata cercata una convergenza su queste modifiche.

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha contestato il metodo rilevando che «l’Ufficio di presidenza abbia tentato – ha detto – una forzatura presentando alcuni emendamenti successivamente al voto unanime nella competente commissione».

Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha ribadito la piena fiducia nel consigliere segretario Muzio, tuttavia ha rilevato che l’obbiettivo della minoranza è quello della collaborazione, ma che occorrono regole comuni per arrivare ad un miglior funzionamento del Consiglio.

Claudio Muzio (FI) ha ribadito che la legge non determina aggravi di spesa per l’Assemblea e ha garantito che si muoverà sempre, come accaduto in passato, nell’interesse esclusivo del Consiglio e, in particolare, della minoranza.

Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha espresso perplessità sul fatto che, votando senza unanimità ma con i soli voti di maggioranza, si possano rafforzare le garanzie della minoranza. Secondo il consigliere la maggioranza ha compiuto una forzatura.

Utilizzo degli alberghi come Covid center in periodo di pandemia Covid-19
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del Gruppo e da Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa Presidente), in cui ha chiesto alla giunta quali misure intende mettere in campo per utilizzare le strutture ricettive come Covid center per soggetti positivi con bassa intensità. Nell’interrogazione si rileva che questa soluzione era già stata sfruttata durante la prima ondata in molte Regioni, portando alcuni Comuni a stipulare accordi con gli stessi proprietari alberghieri per fornire un appoggio sicuro anche al personale sanitario.

Il presidente della Giunta Giovanni Toti con delega alla Sanità ha rilevato che «attualmente la dotazione di posti letto è adeguata alle esigenze del territorio». Toti ha ricordato che «c’è un piano nazionale sull’utilizzo degli hotel» spiegando che ci sono «hotel Covid per pazienti autosufficienti, che non possono stare in isolamento fiduciario per particolari condizioni di fragilità, e strutture di grado superiore, da un punto di vista clinico, che prevedono cure a bassa intensità utilizzate sia da ospedali, per consentire dimissioni protette, che medici di medicina generale dove c’è anche una assistenza di tipo medico».

Operatività delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (GSAT)
Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Luca Garibaldi, in cui ha chiesto alla giunta quanti medici sono coinvolti nelle GSAT e quante prestazioni sono state effettuate fino ad oggi. Il consigliere ha ricordato che le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (GSAT) «vanno istituite presso una sede di continuità assistenziale già esistente e – ha detto – ne deve essere costituita una ogni 50 mila abitanti per la gestione domiciliare (consulto telefonico, video consulto, visite domiciliari) dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero, assumendo di fatto il compito di “sentinelle sul territorio” anche per alleggerire la “pressione” sugli ospedali».

Il presidente della Giunta Giovanni Toti con delega alla Sanità ha illustrato nel dettaglio la dotazione di squadre, asl per asl, specificando che queste dotazioni rispettano le direttive ministeriali e ha consegnato al consigliere la documentazione relativa agli interventi compiuti dalle squadre. Toti ha ricordato che, soprattutto nella città metropolitana, il recente accordo con i medici di medicina generale sui tamponi consente un ulteriore monitoraggio sul territorio, insieme ai walk trough e ai drive trouht effettuati nei quartieri genovesi.

Contratti nelle Asl liguri
Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta la durata dei contratti previsti per le diverse professioni sanitarie e la suddivisione per Asl. Il consigliere ha ricordato che durante il dibattito in Consiglio Regionale del 13 novembre scorso sull’emergenza Covid, è stata manifestata l’esigenza di avviare subito un reclutamento straordinario di personale sanitario. Secondo Natale è necessario prevedere contratti a tempo indeterminato, in quanto alcune Asl sono sotto organico anche per l’ordinarietà di cura, oppure contratti di 36 mesi.

Il presidente della Giunta Giovanni Toti con delega alla Sanità ha illustrato gli adeguamenti normativi regionali per permettere assunzioni durante l’emergenza e ha consegnato una tabella al consigliere con i dati richiesti. Toti ha ricordato le Misure straordinarie per l’assunzione degli specializzandi e per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario e le Misure urgenti per l’accesso al Servizio sanitario nazionale. «In particolare – ha detto – gli incarichi a tempo determinato hanno la durata di un anno e non sono prorogabili». Toti ha ricordato che la Conferenza delle Regioni ha formalmente chiesto al Governo di prorogare la durata di tali incarichi.

Adeguamento del bollettino Covid-19 della Regione alle ASL di riferimento
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta di adeguare il bollettino Covid per ottenere un’analisi ed una visione più completa della curva della pandemia. Secondo il consigliere «il bollettino raggruppa il numero dei contagi e l’andamento della pandemia, a seconda del laboratorio di analisi dei tamponi e non a seconda della ASL di riferimento di chi si sottopone al tampone, così – ha detto – siccome la ASL4 dispone di un macchinario per i tamponi che riesce ad analizzarne un numero molto limitato, la maggioranza di questi vengono analizzati dalla ASL3: così la ASL4 risulta con un numero inferiore di positivi al Covid-19 rispetto al numero reale».

Il presidente della Giunta Giovanni Toti con delega alla Sanità ha spiegato che la questione è stata risolta e, «per evitare discrasie nell’informativa, si è provveduto a fornire i dati sulla base della residenza dei pazienti e non sulla base dei laboratori di analisi che hanno effettuato gli esami».

Assenza di medici di assistenza primaria nel quartiere CEP di Prà.
Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa Presidente) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta di superare la carenza di medici nel quartiere di Genova Prà e le relative tempistiche. In particolare Candia ha rilevato che il quartiere conta circa seimila abitanti, in gran parte anziani, ma dall’autunno 2018 non risulta presente alcun pediatra e dall’inizio del 2019 c’è solo un medico di assistenza primaria che, peraltro, è prossimo alla pensione. «Da un anno e mezzo – ha detto – il quartiere può contare su un unico dottore e questa situazione di emergenza, aggravata altresì dall’epidemia, potrebbe pregiudicare i livelli essenziali di assistenza».

Il presidente della Giunta Giovanni Toti con delega alla Sanità ha riportato le informazioni assunte dalla Asl3 spiegando nel dettaglio il carico di pazienti sottolineando che «non è stata rilevata alcuna zona carente e che esistono strutture ambulatoriali sul territorio facilmente raggiungibili». Toti ha annunciato la prossima attivazione di un progetto pilota in collaborazione con le farmacie per i soggetti fragili.

Chiusura del punto nascita presso l’ospedale di Sanremo.
Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo per sapere se, una volta finiti i lavori di ristrutturazione presso l’ospedale di Sanremo nel 2022 , il punto nascita verrà nuovamente trasferito a Sanremo e se la Giunta regionale manterrà anche il punto nascita presso l’ospedale di Imperia. Il consigliere ha ricordato che il 26 luglio 2019 la giunta ha deciso di effettuare i lavori di ristrutturazione del punto nascite e del Reparto di Pediatria dell’ospedale di Sanremo e il contestuale trasferimento del punto nascita presso l’ospedale di Imperia.

Il presidente della Giunta Giovanni Toti con delega alla Sanità ha dichiarato che entrambi i punti nascita saranno mantenuti.

Indisponibilità all’utilizzo della camera iperbarica.
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto i motivi per i quali la camera iperbarica del Policlinico di San Martino non è a disposizione per i pazienti no Covid e quando verrà riaperta. Il consigliere ha definito incomprensibile la sospensione del servizio poiché sia la collocazione sia il tipo di servizio hanno la possibilità di essere organizzati in sicurezza. In aula Rossetti ha specificato che la camera iperbarica è stata recentemente riaperta.

Il presidente della Giunta Giovanni Toti con delega alla Sanità ha ricordato che le emergenze sono state comunque garantite e che molti altri reparti hanno subito la stessa sorte durante l’emergenza sanitaria.

Realizzazione dell’ospedale unico con le risorse del Recovery Fund
Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interpellanza, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta perché non intende finanziare la realizzazione dell’ospedale unico della ASL1 tramite Recovery Fund. Il consigliere ha ricordato che “Approvazione Programma strategico per il Recovery Fund” individua, tra le altre, la “Missione SALUTE” in cui, tra i progetti strategici, sono richiamati anche interventi struttura ospedaliera ASL1 per 358 milioni di euro, ma che fino a pochi mesi fa l’assessore regionale alla sanità della X Legislatura e la Conferenza dei Sindaci sostenevano che buona parte del progetto dell’ospedale Unico sarebbe stato finanziato da Inail.

Il presidente della Giunta Giovanni Toti con delega alla Sanità ha spiegato che in questa fase le Regioni non hanno ancora informazioni certe su come il Governo intenda utilizzare il Recovery Found e, «nel caso in cui tali fondi non arrivassero con tempi compatibili con la realizzazione dell’ospedale di Taggia, resta la copertura di accordi presi cin Inail».

Utilizzo gru da 90 metri presso la banchina del Porto di Pra’, a Genova
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato un’interrogazione sul fatto che l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha autorizzato il terminal container PSA Genova Pra’ ad utilizzare gru per permettere l’attracco contemporaneo di tre mega portacontainer, più una quarta nave di dimensioni più ridotte. Secondo Pastorino questo avrà un impatto sulla sull’ambiente e sulla salute dei cittadini che vivono nella zona. Il consigliere ha chiesto alla giunta i tempi di realizzazione della elettrificazione delle banchine, delle dune portuali e di condividere gli sviluppi della piattaforma portuale di Pra’ con il Municipio di riferimento e con la popolazione del quartiere.

L’assessore alle infrastrutture Giacomo Gianmpedrone ha illustrato nel dettaglio le misure adottate: l’elettrificazione completa era prevista a fine 2020 ma l’emergenza Covid ha provocato lo slittamento al primo semestre 2021; la prima duna si è conclusa a novembre 2020 ed è in corso la manutenzione di un anno da parte della ditta costruttrice per la sua messa in funzione; rispetto alla seconda duna l’assessore ha spiegato che si è conclusa la Conferenza dei servizi ed è imminente la fase di gara con l’aggiudicazione dei lavori aggiudicazione dei lavori nel primo trimestre 2021, la costruzione durerà un anno. Giampedrone ha assicurato il confronto con il territorio e con le istituzioni.

Presenza di benzene e benzo(a)pirene in val Bormida (Sv)
Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta un’indagine sulle origini delle emissioni nella zona di Cairo Montenotte, per eliminare i livelli di inquinamento, e di proseguire gli studi già intrapresi dall’Ist. Il consigliere ha ricordato che il benzo(a)pirene è uno degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) che presentano attività cancerogena e che la presenza di questi gas può essere ricondotta alla lavorazione di carbone, petrolio, all’incenerimento di rifiuti urbani e produzione di energia termoelettrica. Arboscello ha sostenuto che, secondo alcuni media, l’IPA è stato rilevato da tre centraline nella zona.

L’assessore all’Ambiente Giacomo Giampedrone ha illustrato nel dettaglio tutte le misure di monitoraggio e controllo assunte dalla Regione con Arpal a partire dal 2019. Sul benzioapirene l’assessore ha rilevato che non c’è stato il superamento dei limiti questo parametro, ma resta comunque alta l’attenzione da parte della commissione tecnica perché, pur rispettando i limiti di legge, ci sono stati picchi elevati che hanno richiesto approfondimenti.

Eventi calamitosi del 2 e del 3 ottobre 2020
Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi di gruppo Sandro Garibaldi, Mabel Riolfo, Brunello Brunetto, Alessio Piana, in cui ha chiesto alla giunta di chiedere al Governo lo stato di emergenza per gli eventi meteorologici del 2 e 3 ottobre 2020 non solo per la provincia di Imperia, e uno stanziamento anche per le provincie di Genova, Savona e Spezia. Nel documento si chiede, inoltre, alla giunta di domandare anche l’aumento delle risorse stanziate per l’Imperiese, che risultano insufficienti, per sostenere gli interventi necessari alla messa in sicurezza dei territori liguri, in un’ottica di prevenzione.

L’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha risposto che la questione è all’attenzione della Regione, che ha avviato una interlocuzione segnalando al Dipartimento nazionale della protezione civile la necessità di un allargamento dei confini geografici dell’emergenza e di una implementazione dei fondi e che si stanno definendo nel dettaglio le richieste.