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Bilancio, Toti: «Sono gli elettori a decidere modello di Liguria e visione del futuro»

22 dicembre 2020 | 18:50
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Bilancio, Toti: «Sono gli elettori a decidere modello di Liguria e visione del futuro»

«Giuste e opportune dimissioni degli assessori dal Consiglio»

Genova. «Nel bilancio c’è una precisa visione di futuro. Per i consiglieri di opposizione il nostro modello di Liguria è sbagliato? Peccato che non debbano convincere me o la Giunta, ma i liguri, che ritengo abbiano scelto conoscendo il modello di regione che portiamo avanti, ed è questo mandato ricevuto nelle elezioni che oggi ci troviamo a rappresentare. È un filo arrogante sostenere che il vostro modello sia migliore del nostro, perché nessuno qui ha la titolarità per dirlo, se non gli elettori». Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso della discussione sul bilancio in Consiglio regionale.

«Non capisco se siamo accusati di essere troppo rigoristi o il contrario – ha proseguito – Stiamo affamando per rigore o siamo sperperatori che indebitano la regione per sostenere investimenti e consumi in un momento come questo? Ma noi siamo ben convinti e orgogliosi degli investimenti che stiamo facendo. Si poteva fare di più per la sanità? Certo che si, ma sui LEA siamo tra le prime cinque regioni secondo Il Sole 24 ore. La stessa testata dalla quale abbiamo appreso quali investimenti vuole fare il Governo sul recovery fund: il primo documento formale su un tema così importante l’abbiamo appreso leggendo un giornale. Alcune idee le condivido anche, ma non sono certo il frutto di un grande confronto».

«Sul credito alle imprese – ha detto ancora il Governatore – esiste un fondo di garanzia che abbiamo varato subito dopo l’inizio dell’emergenza covid, che si affianca al fondo governativo che non è stato sempre rapidissimo nel far arrivare risorse. Poi si può sempre fare di meglio, e concordiamo: su Ligurcapital ad esempio, è vero, si può fare di più e meglio e speriamo di farlo, ma non si può sostenere che non investiamo nulla per il nostro sistema di imprese: è sempre stata una linea chiara dell’attività della nostra giunta. Ritengo che il nostro modello, dall’industria al turismo, sia molto chiaro. Può essere non condiviso, ma è indubbio che non si è mai investito così tanto nel turismo come negli ultimi cinque anni. Non piacciono i red carpet, la promozione istituzionale? Legittimo, ma abbiamo il dovere di fare quello che i cittadini ci hanno chiesto con il voto. Se le opposizioni riusciranno a inserire nel nostro programma quel tanto di sensibilità che viene dalla loro parte ben venga, faremo una buona sintesi a vantaggio di tutti».

«Le dimissioni degli assessori dal Consiglio – ha concluso – sono un atto di responsabilità. Hanno molte deleghe e un grande lavoro cui devono applicarsi senza distrazioni; i consiglieri, per contro, devono valutare il lavoro della Giunta, è opportuno che le funzioni siano nettamente separate. Smettiamola di giocare al meno uno nella politica: deve costare il giusto. Ma dovendo rispondere alle battute, non ritengo che sia accettabile la critica sulle nomine da opposizioni che parlano ogni giorno di rimpasti e poltrone in un momento così difficile per la comunità nazionale».