Biancheri e Rai, nuova convenzione per il Festival fuori dalla città. Sanremo Giovani test riuscito
Il sindaco spinge per investire su Area Sanremo: Il mio sogno farlo diventare un talent televisivo
Sanremo Giovani se ne va, il Festival 70+1 sta per arrivare. E mentre la Rai si prepara a lasciare temporaneamente la città, c’è ancora tempo per un confronto sul futuro prossimo di Area Sanremo tra il sindaco Alberto Biancheri e il direttore della rete ammiraglia della televisione di Stato Stefano Coletta.
L’incontro è andato in scena questa mattina, tra una sfilata e l’altra dei big in corsa per il prossimo Festival attesi nelle sale del teatro del Casinò. Biancheri, Coletta, il vice Fasolo e Amadeus stanno discutendo da settimane della convenzione che lega Sanremo alla Rai (in vista c’è una proroga di un anno di quella in vigore) e la novità riguarda il Festival fuori dall’Ariston. Il primo cittadino dovrebbe portare all’attenzione del prossimo consiglio comunale una svolta nelle trattative: ci sarà la classica convenzione che regola la kermesse ma ci sarà anche una nuova convenzione con Rai Pubblicità, la concessionaria pubblicitaria di Viale Mazzini, per tutto quanto concerne gli eventi collaterali. Una mole di sponsorizzazioni culminate nell’anteprima del palco in piazza Colombo dell’edizione 2020 che per la Rai si dice sia valsa decine di milioni di euro. Ecco perché le parti, visto lo sviluppo che sta avendo Sanremo dentro ma anche fuori il teatro Ariston, si sentono di dover mettere nero su bianco un nuovo accordo, parallelo, affiancato, a quello che ogni anno porta nelle casse di Palazzo Bellevue 5 milioni di euro.
Ma non è di quattrini in più per il Comune che il sindaco Biancheri vuole parlare. Il sogno è di vedere una Rai presente tutto l’anno a Sanremo, con Sanremo Giovani, con Area Sanremo in versione talent, con il Festival, il Corso Fiorito e perché no qualcosa durante l’estate e per concludere in bellezza: il concertone di Capodanno. E a proposito di Area Sanremo, il sindaco stamattina è tornato a puntare i piedi con la Rai: «Il mio sogno è trasformarlo in un talent al Palafiori nel frattempo riconvertito ad Accademia della musica. Continua Biancheri: «Sanremo Giovani è un’idea di Pippo Baudo poi abbandonata e che vorrei ricordare essere stata ripresa dalla Rai con Carlo Conti su impulso dell’amministrazione Biancheri nel 2014. Erano 15 anni che non si faceva più. La proposta che ho fatto oggi al direttore Coletta è di investire su questo concorso per elevarlo al livello di Sanremo Giovani. Oggi viene visto come un ospite del programma Rai, invece dovrebbe esserne parte integrante».
E dire che Sanremo Giovani, ieri in diretta su Rai1 in prima serata dal teatro dell’Opera, ha rischiato di tenersi altrove se non fosse che a poche ore dalla decisione su cosa fare visto l’emergenza Covid, il sindaco Biancheri si sia sentito con Amadeus, trovando nel direttore artistico e conduttore una sponda essenziale per convincere Rai a trasferire macchine e operatori dalla Capitale fin qui. Il risultato è stato eccezionale, grazie a una convenzione tra Asl1 e Rai, tutti coloro che sono entrati in contatto con artisti e maestranze sono stati sottoposti a tampone giornaliero dimostrando che se Sanremo Giovani è stato possibile, anche il Festival a marzo lo sarà.