Zona arancio a Sanremo, bar e ristoranti rivoluzionati dal take away. Arrivano i ristori

11 novembre 2020 | 15:47
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Qualcuno chiude, qualcuno aspetta, molti fanno di necessità virtù, si attrezzano e provano una nuova formula

Sanremo. Con i ristori governativi inaspettatamente erogati quasi in toto già a partire da ieri, bar e ristoranti si apprestano a vivere un’inedita fase della loro attività lavorativa.

E’ vero, c’è chi chiude, chi va in ferie e chi aspetta, ma la maggioranza delle attività rimane operativa con il take away. Da quanto abbiamo potuto vedere in centro città, la maggioranza dei bar aperti, stamane, soprattutto per quanto riguarda caffetteria e colazioni, hanno mantenuto quasi integra l’afflusso della clientela, con le ovvie limitazioni date dai turisti che non ci sono (quasi) più.

«Farò take away fino alle 22, aperitivi compresi» spiega Pietro del “Cafè du centre” che da locale serale-notturno (normalmente apre alle 17) ora tira su le saracinesche alle 10, si è attrezzato per il servizio ristorante (solo asporto) e incrocia le dita come tutti.

Tornando ai ristori, se è vero che la stragrande maggioranza degli intervistati afferma di averli ricevuti (in un caso però si lamenta addirittura la mancanza del fondo perduto di maggio scorso), c’è chi, come Scilla dal bar “Roma”, dice: «Non bastano i ristori a coprire le perdite causate dall’emergenza covid, rischiamo tutti il fallimento».