Ventimiglia, mercato in “lockdown”: pochi clienti e banchi ridotti, ma le tasse si continuano a pagare

13 novembre 2020 | 11:52
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Benassi (Anva Confesercenti): «A Ventimiglia, Bordighera e Sanremo si continua a pagare la concessione»

Ventimiglia.«A parte le varie leggi e i decreti anticovid, stiamo subendo ciò che viene deciso dall’altra parte della frontiera, visto che lavoriamo con una clientela in gran parte francese. E lo stesso discorso riguarda anche Bordighera e Sanremo. A livello di ambulanti, la nostra provincia è in lockdown: un lockdown rosso profondo, anche se non ci è riconosciuto, perché questa situazione proviene da una nazione diversa». A dirlo è Roberto Benassi, segretario provinciale di Anva Confesercenti, oggi presente al mercato del venerdì di Ventimiglia, storicamente tappa fissa di migliaia di francesi.

Dei circa 350 banchi solitamente presenti, oggi ce ne sono un terzo in meno. Un centinaio gli ambulanti che hanno “disertato” il mercato, per la preoccupazione di lavorare senza incassare nulla visto il lockdown in Francia. Chi è venuto lo ha fatto con la speranza di guadagnare qualcosa: «Se entrano anche solo 50 euro – dicono – Almeno possiamo fare la spesa». Anche perché, stando a casa o allestendo il banco, la situazione non cambia: le tasse si pagano ugualmente.

Per quanto riguarda la tassa di occupazione del suolo pubblico, spiega Benassi: «La Tosap è stata coperta dallo Stato, fino al 15 ottobre. Il problema grosso, però, è che nei tre Comuni di Ventimiglia, Sanremo e Bordighera ci sono anche i canoni di concessione che soltanto le amministrazioni stesse possono cancellare. Ma, al momento, sono gli unici Comuni in Italia che non lo hanno fatto».

Nonostante le difficoltà, i clienti ventimigliesi (gli unici che al momento, per legge, possono frequentare il mercato) trovano ad accoglierli ambulanti con il sorriso che propongono ogni tipo di merce per accontentare i gusti di tutti. «Per chi ama la tranquillità è il momento migliore per fare shopping», dice un commerciante. Le normative anti-Covid sono rispettate: tutti indossano le mascherine e la distanza interpersonale, di certo, non manca.