Strage di Nassirya, il presidente del Consiglio regionale Medusei: «Le istituzioni non dimenticano il sacrificio dei nostri uomini»

Ricorda le vittime della strage in Iraq in cui persero la vita anche 19 italiani, fra carabinieri, militari e civili
Genova. In occasione del diciassettesimo anniversario dell’attentato alla base italiana di Nassirya, in Iraq, in cui furono uccisi, fra gli altri, 12 carabinieri, 5 militari e due civili italiani, il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei esprime il cordoglio di tutta l’Assemblea Legislativa della Liguria.
«Non sono ancora rimarginate nella nostra memoria e nel nostro cuore – dichiara il presidente – le ferite provocate da quella strage come da tanti altri attacchi, armati solo dall’odio, dalla violenza e dall’intolleranza religiosa, in cui hanno perso la vita tanti militari italiani. I nostri uomini, anche a Nassirya come in altre parti del mondo, erano impegnati in una missione internazionale con il nobile obbiettivo di riportare pace, sicurezza e democrazia fra popolazioni martoriate da una guerra condotta senza esclusione di colpi».
Il presidente rivolge un pensiero accorato ai famigliari delle vittime: «Il tempo trascorso non ha lenìto il dolore e lo strazio di donne che hanno perso il marito, di figli che non hanno potuto crescere accanto al proprio genitore, ma oggi anche le istituzioni italiane, nonostante i tempi bui che stiamo attraversando, non dimenticano e non devono mai dimenticare il sacrificio e l’eroismo dei nostri militari, morti lontano dalla Patria in nome dei principi più alti che ispirano la civiltà del mondo occidentale».
Il presidente Medusei conclude: «Rendiamo onore a tutti i nostri caduti».