Il caso

Sanremo, deserta la seconda asta per la vendita di Casa Serena. Biancheri: «Gravi conseguenze sul bilancio»

Il termine per la presentazione delle offerte era alle 12 di oggi

Sanremo. Deserta anche la seconda asta per la vendita dell’ospizio municipale di Poggio, Casa Serena. Alle 12 di oggi, termine ultimo per presentare delle offerte, non risultano buste arrivate all’ufficio Patrimonio di Palazzo Belllevue. La notizia arriva in un momento particolarmente delicato dal punto di vista economico: il Comune, a causa dell’emergenza Covid, si trova ad affrontare una difficile situazione finanziaria per via dei mancati incassi, a cui vanno ad aggiungersi quelli del Casinò, che si avvia a una perdita di gestione nel 2020 molto rilevante.

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«La mancata alienazione di Casa Serena avrà gravi conseguenze finanziarie per l’ente», ha commentato nell’immediatezza della notizia il sindaco Alberto Biancheri. Nei prossimi giorni, il primo cittadino riunirà l’amministrazione e i dirigenti comunali per un’analisi più dettagliata delle conseguenze della mancata alienazione, a partire dagli effetti sul bilancio e sugli investimenti che erano stati programmati.

Dal primo valore di vendita fissato in 6,4 milioni di euro per il solo immobile di Poggio (esclusa l’azienda sanitaria), l’amministrazione comunale era scesa a 5 milioni e 200 mila euro, lasciando immutato, nel corso della seconda asta, il corrispettivo richiesto per la gestione: 4 milioni e 600 mila euro, per un totale di 9 milioni 560 mila euro a fronte degli oltre 11 chiesti nel primo bando.

Per rendere più appetibile l’operazione, il municipio aveva rinunciato anche a un numero maggiore di posti letto a propria disposizione: se nel primo bando erano previste 30 unità, in questo secondo capitolato erano stati inseriti solo la metà dei posti in convenzione con il Comune: 15, di cui 3 per autosufficienti, 5 per parzialmente autosufficienti e 7 per i non autosufficienti.

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