Lockdown

Imperia, primo giorno in “arancione”: scattati i controlli antiassembramento dei vigili davanti ai locali fotogallery

Vietato consumare «nelle immediate vicinanze» di bar e ristoranti. Le voci dei gestori

Imperia. Primo giorno di  “zona arancione” e nel capoluogo scattano controlli della polizia municipale, in particolare sui bar che hanno deciso di tenere aperto per le consumazioni d’asporto. In campo anche il comandante Aldo Bergaminelli e il suo vice Sandro Calzia.

In particolare viene fatta rispettare la normativa che prevede che la consumazione non possa venire fatta nelle “immediate vicinanze” dell’ingresso dei locali. In pratica, non è consentito, ad esempio, farsi servire un caffè in compagnia davanti alla porta o nei dehor (che verranno fatti oggetto di controllo serale, visto che molti giovani indugiano anche a locale chiuso come è stato segnalato), ma occorre andarlo a consumare lontano (ma quanto?) dal luogo in cui si è acquistato.

Nel servizio (video e foto di Cristina Flammia) abbiamo raccolto anche alcune voci di gestori.  «In questo momento è difficile -dice Marco Zappatore di Relax Café di via Bonfante rimaniamo aperti più che altro per offrire un servizio ai commercianti. Proviamo qualche giorno almeno a coprire le spese, diversamente abbandoneremo. C’è rabbia ma prima viene la salute poi tuttoil resto». «Cerchiamo di lavorare lo stesso facendo servizio d’asporto su prenotazione, aspettiamo che i clienti ci contattino», conferma Tamara Rosso di Antiche Dolcezze. Enzo Ceccarelli di Yo Yogurt: «La situazione è abbastanza critica, in giro c’è poca gente. Era preferibile secondo me chiudere tutto e aspettare una quindicina di giorni e aprire in un modo più intelligente».

 

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